BRUXELLES - Gradualità nel passaggio ai veicoli a zero emissioni. È quanto chiede l’Associazione europea dell’industria dell’automobile (Acea), che...
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«La nostra industria è impegnata nel passaggio ai veicoli ad emissioni zero - ha spiegato Erik Jonnaert, segretario generale dell’Acea - Ma questa transizione dovrebbe essere introdotta in modo graduale, piuttosto che bruscamente». Le future riduzioni di CO2, sottolinea l’associazione, dipendono fortemente da vendite significativamente più elevate di veicoli con alimentazioni alternativi. I propulsori elettrici, tuttavia, hanno meno parti mobili rispetto ai motori a combustione interna. La loro produzione richiede non solo competenze diverse ma l’impiego di una minore quantità di manodopera.
«Più aggressivi sono gli obiettivi di riduzione della CO2 - ha spiegato Jonnaert - e più dirompenti saranno gli impatti socio-economici, specialmente negli Stati membri e nelle Regioni in cui la quota della produzione industriale è elevata». In quattro Regioni dell’UE su dieci, il settore automobilistico rappresenta oltre il 10% dell’occupazione manifatturiera. Mentre tutti i produttori stanno investendo pesantemente nei veicoli con alimentazioni alternative, ricorda l’Acea, la loro adozione sul mercato rimane piuttosto debole e frammentata in tutta l’Ue. Infatti, i veicoli a 100% elettrici hanno rappresentato solo l’1,5% delle vendite di auto dell’Ue lo scorso anno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia