HAMILTON 9 Con la settima vittoria in 11 gare eguaglia i 91 trionfi di Schumacher. Ha guidato bene ma non alla perfezione: gli...
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HAMILTON 9
Con la settima vittoria in 11 gare eguaglia i 91 trionfi di Schumacher. Ha guidato bene ma non alla perfezione: gli è sfuggita la pole e anche il giro più veloce. Però di questo passo già a Imola, fra tre settimane, potrebbe laurearsi campione del mondo con tre gare di anticipo.
VERSTAPPEN 9
Nel giorno di Hamilton, Max è stato migliore di lui per gran parte del week end anche se la sua Red Bull è meno veloce. Nella gara-sprint finale dove nessuno doveva risparmiare le gomme, Max ha fatto il giro veloce: 6 millesimi meglio di Lewis.
RICCIARDO 8
Rivede il podio dopo due anni e mezzo e restituisce alla Renault un piazzamento che non otteneva da nove anni! La battaglia ruota a ruota con Leclerc a inizio gara e con Perez nel finale nobilita il suo terzo posto.
HULKENBERG 8
Sabato mattina stava dormendo a casa sua ed è stato svegliato all’alba e convocato al volo al Nurburgring per fargli guidare la Racing Point al posto del febbricitante Stroll. Ha sfrecciato a 300 all’ora in autostrada per raggiungere il circuito in tempo. Partito ultimo, è giunto ottavo, appena alle spalle di Leclerc. Un vero “precario”, ma di lusso!
NORRIS 8
Stava guidando meglio di Sainz che è finito sesto: poteva ambire a un risultato importante in zona podio se non fosse stato lasciato a piedi a metà gara dalla sua McLaren.
LECLERC 7,5
Un lampo nelle prove con il 4° tempo che ha illuso. Poi è arrivato il settimo posto in gara ma soltanto grazie ai ritiri degli avversari. In qualifica Leclerc è riuscito a metterci del suo; ma in gara, dove il ritmo lo dà la macchina, ha dovuto arrendersi e ha subito tanti sorpassi.
GIOVINAZZI 7
Finalmente un piazzamento a punti (10°) per Antonio. Ha nobilitato la sua gara resistendo nel finale agli attacchi di Vettel. Giovinazzi è il pilota che riesce a recuperare più posizioni in partenza: anche in Germania dopo tre sole curve era già salito 11° dal 17° che aveva in griglia!
FERRARI 5
Insufficienza meritata per la macchina. Gli aggiornamenti non sono apparsi determinanti. Il giro più veloce in gara di una Ferrari è stato 2”3 più lento rispetto a Red Bull e Mercedes. Soprattutto in gara la SF1000 di Leclerc ha mostrato di soffrire il fenomeno del “graining” (formazione di trucioli sul battistrada) che peggiora l’aderenza.
RAIKKONEN 5
Kimi non ha onorato la corsa in cui ha stabilito il record assoluto di presenze in F1 (323 GP).
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Quotidiano Di Puglia