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RIAD – Giniel De Villiers, che dal 2012 prende ininterrottamente parte alla Dakar con il pick-up Toyota Hilux (due secondi e tre terzi posti assoluti nella generale, mentre in precedenza con la Volkswagen aveva collezionato un'affermazione e due piazze d'onore), è tornato in corsa per una posizione sul podio. Cinquant'anni il prossimo 25 marzo, il sudafricano aveva presentato ricorso contro la penalità di 5 ore comminatagli dalla giuria per un incidente in cui era stato coinvolto il motociclista marocchino Mohamedsaid Aoulad Ali (Ktm) e per effetto della quale era scivolato in 35° posizione.
Nel tardo pomeriggio di ieri, gli ufficiali di gara hanno accolto la richiesta di revisione da parte del pilota del Toyota Gazoo Racing annullando la penalità.
Senza le 5 ore di ritardo De Villiers torna a candidarsi per un piazzamento sul podio e a far sperare il costruttore giapponese in un possibile “triplete”. Al comando della corsa c'è il qatarino Nasser Al-Attiyah che precede di 48 minuti e 54 secondi il saudita Yazeed Al Rajhi, entrambi al volante di un Hilux. Al Rajhi ha scavalcato dopo la tappa di ieri il francese Sébastien Loeb, che corre un l'Hunter T1+ sviluppato dalla Prodrive per la scuderia Bahrain Xraid Xtreme.
Dopo la decisione della giuria, il “cannibale” si ritrova terzo a 1.31'' dal pilota arabo ma con solo un vantaggio identico su De Villiers (51.56'' da Al-Attiyah). Il quarto asso nella manica di Toyota è Lucio Alvarez (team Overdrive come Al Rajhi), quinto a 1:06.58'' dalla vetta. Il colosso del Sol Levante ha quattro auto fra le prime cinque e nella Top 10 ci sono poi una Ford Ranger (nona), una Bmw X5 (settima), due Mini (sesta e decima) e una seconda Prodrive Hunter T1+ (ottava).
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