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AL SALAMIYA – Alla sua seconda partecipazione alla Dakar, il brasiliano Lucas Moraes (Toyota Gazoo Racing) ha vinto la sua prima tappa: lo scorso anno era stato il migliore dei debuttanti e terzo assoluto. Con il pick-up Hilux “ufficiale” il sudamericano ha messo in riga numerosi rivali, guadagnando anche diverse posizioni. Moraes si è imposto nella lunga “volata” di 733 chilometri (trasferimenti inclusi) con un vantaggio di appena 9'' su Mattias Ekström, al volante della Audi Rs Q e-tron, l'elettrica ad autonomia estesa. Il podio di giornata è stato completato dal saudita Yazeed Al Rajhi con l'Hilux della scuderia Overdrive.
Grazie al contenuto ritardo dal vincitore (1'09'') e, soprattutto, ai 2'20'' rifilati a Carlos Sainz con il secondo dei tre prototipi ad alimentazione alternativa schierati dalla casa dei Quattro Anelli, Al Rajhi ha scalzato dal comando lo spagnolo, che ora lo insegue a quasi mezzo minuto.
Diversi “big”, fra cui Sébastien Loeb con l'Hunter schierato dalla Brx, hanno perso terreno: il francese, ad esempio, ha accusato un ritardo di quasi 24 minuti da Moraes. Con la settima e l'ottava piazza di oggi, i suoi connazionali Mathieu Serradori (Century) e Stéphane Peterhansel (Audi) hanno recuperato diverse posizioni nella generale provvisoria. Monsieur Dakar è passato dalla nona alla sesta e Serradori dalla dodicesima alla settima. Loeb resiste nella Top 10, ma è "solo" nono a 24'58''. Maurizio Gerini, che naviga Laia Sanz (Astara), è ventesimo. Eugenio Amos e Paolo Ceci (Overdrive), il primo equipaggio interamente italiano, sono 28°.
Nella Classic i 286 chilometri di speciali (domani saranno 206, contro i 299 che dovranno percorrere gli equipaggi delle auto) ha premiato di nuovo gli spagnoli Carlos Santaolalla Milla e Jan Rosa I Vinas, che hanno preceduto i cechi Ondrej Klymciw e Josef Broz. Con il Nissan Pathfinder, sono tornati sul podio Lorenzo Traglio e Rudy Briani, che si sono tenuti alle spalle Paolo Bedeschi e Danielle Bottallo (Toyota Bj71). La nuova classifica generale rispecchia il risultato della terza tappa, anche se fra i primi due equipaggi ci sono appena 8 punti (141 contro 149), mentre quelli italiani ne hanno rispettivamente 63 (204) e 75 (216) in più. Restano in quinta posizione anche Marco Ernesto Leva e Alexia Giugni, che con il loro Mitsubishi Pajero hanno 392 punti (inclusi 50 di penalità).
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