FARO - La quasi perfetta coincidenza di date tra la presentazione internazionale della nuova Kia Ceed e l’inizio degli esami di maturità è stata del tutto...
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Autentica cartina di tornasole della costante e rapida evoluzione qualitativa, stilistica e tecnologica di cui è protagonista il marchio coreano, la Ceed 3 sembra avere raggiunto il top in termini di comportamento dinamico e piacere di guida, grazie a un’architettura solida ed efficiente che ne rivela le indiscutibili origini europee. La Ceed (e prima di lei la Cee’d) è infatti la prima Kia pensata, progettata, ingegnerizzata, prodotta (a Zilina, in Slovacchia) e venduta esclusivamente nel Vecchio Continente, dove nella classifica delle vendite di marca è seconda soltanto allo Sportage che vale la metà del totale. Ed è anche l’unica vettura dedicata all’Europa anche nel nome, che la comunicazione Kia presenta come l’acronimo di Community Europe & European Design.
Al raggiungimento della maturità (e della relativa, sorprendente guidabilità) ha dato un rilevante contributo l’innovazione profusa a piene mani, a cominciare dal powertain che riconferma, con qualche aggiunta, le novità portate al debutto nel listino del costruttore coreano dalla precedente generazione: il cambio doppia frizione a 7 rapporti e i motori turbo a benzina della famiglia T-Gdi. In particolare, la nuova Ceed adotta per la prima volta il T-Gdi 1.4 da 140 cv che su strada si è dimostrato il partner ideale per il cambio Dct, garantendo anche più contenute emissioni di CO2 (125 g/km contro i 130 della stessa unità abbinata alla trasmissione manuale). Questo propulsore si aggiunge all’unità d’ingresso 1.4 Mpi da 100 cv e al 3 cilindri 1.0 T-Gdi da 120 cv. Nuovo è anche l’unico turbodiesel della gamma, il Crdi 1.6 declinato nelle potenze di 115 e 136 cv che può essere abbinato al cambio manuale a 6 marce o al doppia frizione a 7.
Nel 2019 è previsto l’arrivo di una versione mild hybrid con tecnologia a 48 Volt, mentre è allo studio anche un’ibrida plug-in ma non è prevista una variante al 100% elettrica.
Sviluppata sulla nuova piattaforma K2, la Ceed 3 conferma con i numeri la validità dell’architettura: pur essendo lunga 4.130 mm, esattamente come la Cee’d, rispetto alla quale è però più larga di 20 mm e più bassa di 23, a vantaggio del look più sportivo, si caratterizza per la migliore abitabilità e per l’aumento di 15 litri della capacità del bagagliaio.
Nel cambio di generazione la Ceed non ha perso soltanto un accento, ma anche un membro della famiglia: sparisce infatti la carrozzeria a tre porte, che sarà sostituita sul finire del 2018 dalla Shooting brake. Rimane invece in gamma la versione Sportswagon che arriverà a ottobre e che a differenza della 5 porte è cresciuta nelle dimensioni, allungandosi di 9 cm a 4,6 metri, e soprattutto nella capacità di carico, passata da 528 a 625 litri, un volume superiore a quello di molte station wagon del segmento D.
Per quanto riguarda l’aspetto, le nuove proporzioni hanno reso la Ceed più sportiva, mentre nel frontale spiccano le luci diurne a forma di “cubetto di ghiaccio”. Una soluzione in precedenza adottata solo dalle aggressive versioni Gt e Gt Line. Non mancano neppure, e non è un caso, alcuni stilemi ispirati alla Stinger, la vettura che cui il marchio bussa – con discrezione – al raffinato e rarefatto mondo delle granturismo.
Inutile dire che su una vettura di concezione così moderna non possono mancare – di serie o in opzione – i più evoluti dispositivi al servizio della sicurezza, dell’assistenza alla guida e della connettività. In tutto questo ricco panorama manca un dettaglio, magari piccolo ma importante per una reale valutazione del posizionamento rispetto alla concorrenza: il prezzo. «Il listino – spiega l’amministratore delegato di Kia Motors Italia Giuseppe Bitti – verrà definito solo a ottobre, perché per avviare la commercializzazione attendiamo la Sportswagon, cioè la versione di gran lunga più apprezzata dalla clientela italiana».
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Quotidiano Di Puglia