MILANO - Lo scorso anno il mercato delle soluzioni per l’ auto “smart” e connessa ha raggiunto un valore di 1,2 miliardi di euro in Italia, con una crescita...
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Numeri, questi, che riflettono pienamente il comportamento dei consumatori: il 75% ha sentito parlare di Smart Car, il 61% possiede già almeno una funzionalità smart per l’ auto, come soluzioni per il parcheggio assistito, assistenti vocali e sistemi di assistenza alla guida, oltre metà dei consumatori ha in programma di acquistare un’ auto connessa entro i prossimi tre anni. Ô quanto emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio Smart & Connected Car della School of Management del Politecnico di Milano presentata oggi al convegno online ‘Connected Car & Mobility: un nuovo iniziò. In particolare, lo studio sottolinea come l’emergenza Covid-19 abbia colpito duramente il settore automotive, rallentando anche lo sviluppo della Smart Car per il 2020, ma comunque nei prossimi anni il mercato è destinato a ripartire sulla spinta delle nuove esigenze di distanziamento sociale, a cui l’ auto privata più di ogni altro mezzo è in grado di rispondere.
Un’ulteriore accelerazione arriverà dagli obblighi di legge, con gli effetti dell’entrata in vigore della normativa legata all’eCall del 2018 e l’entrata in vigore nel 2022 della normativa europea che impone l’adozione di sistemi ADAS, come la frenata automatica o il mantenimento in corsia. Avrà un impatto positivo sul mercato anche il crescente numero di aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati sugli utenti delle smart car e utilizzarli per migliorare i servizi o proporne di nuovi, se si pensa che la componente dei servizi già nel 2019 vale 330 milioni di euro, +20% sull’anno precedente.
La Smart Mobility assume sempre più rilevanza in Italia: l’87% delle PA locali considera di grande rilevanza questo ambito; il 36% dei comuni sopra i 25mila abitanti ha attivato almeno un progetto, nel 58% dei casi si tratta di inziative a uno stadio avanzato ed estese a tutta l’area urbana; il 39% degli utenti ha usato almeno una volta un servizio di mobilità condivisa, soprattutto car sharing (21% degli utenti) e car pooling (25%). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia