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L'avventura di Stéphane Peterhansel alla 44esima edizione della Dakar non è iniziata bene. Monsieur Dakar ed il suo copilota, Edouard Boulanger, hanno detto addio alle loro possibilità di centrare la 15° affermazione alla Dakar. Cercheranno di rientrare in gara oggi per portare avanti lo sviluppo del loro prototipo elettrico, che è destinato a rivoluzionare i rally raid.
Il pluri vincitore del rally raid più celebre al mondo si è dovuto fermare al chilometro 153 della tappa chiamata 1B, lunga 333 chilometri cronometrati che ha portato la carovana a partire e ad arrivare ad Ha'il.
Il francese, stella del team Audi Sport, è stato costretto a fermarsi a causa di un problema a una sospensione posteriore della sua RS Q e-tron, accusato su una sezione di piste rocciose tortuose con navigazione difficile dopo aver colpito "qualcosa" in una zona con erba di cammello, stando a quanto ha riferito Audi. Anche se il pilota e il co-pilota sono usciti illesi, sono rimasti fermi per un totale di 6 ore e venti. Hanno smontato l'intera sospensione posteriore sinistra per favorire il lavoro dei meccanici del loro camion di assistenza.
In difficolta di navigazione invece sia di Carlos Sainz sia di Mattias Ekström, che al checkpoint del km 240 non erano lontani da Al-Attiyah e poi si sono persi. “In 14 anni di Dakar non mi era mai capitato di girare in tondo come un’idiota” racconta arrabbiatissimo Sainz all’arrivo nel bivacco, dopo avere accumulato un ritardo di 2 ore e 6 minuti.
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