ROMA - Nella prima metà dell'anno, nonostante due mesi di lockdown con circolazione dei veicoli quasi azzerata e incidenti in calo di oltre il 50% rispetto al...
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L'Osservatorio ha tenuto conto dei soli attacchi fisici che hanno provocato lesioni refertate agli operatori di Polizia durante i controlli su strada (sono escluse quindi le aggressioni avvenute nella gestione dell'ordine pubblico e le altre non conseguenti al controllo del territorio). Il maggior numero di aggressioni ha riguardato l'Arma dei Carabinieri con 651 episodi pari al 46%, ma in calo rispetto al 47,6% dello scorso anno. Seguono a poca distanza gli attacchi fisici ad agenti della Polizia di Stato con 634 episodi (44,8%) in aumento rispetto al 42,2% del primo semestre 2019. Sono stati invece 105 gli attacchi alla Polizia Locale 7,4%, in diminuzione rispetto lo scorso anno quando la percentuale toccò l' 11%.
Infine è stato registrato un 3,5% di episodi che ha riguardato altri corpi. La percentuale è leggermente superiore a 100 - precisa ASAPS - in quanto in alcuni casi nell'aggressione hanno riportato lesioni agenti di corpi di polizia diversi o militari.
Resta preoccupante, anche se in calo, la percentuale degli stranieri protagonisti delle aggressioni: 557 episodi pari al 39,4%, mentre erano stati il 51% lo scorso anno. Nel dettaglio in 404 attacchi (il 28,6%) l'aggressore è poi risultato ubriaco o drogato, mentre in 203 episodi (14,4%) è stata utilizzata un'arma propria o impropria e perfino la stessa vettura guidata dall'aggressore. Tra gennaio e giugno sono stati registrati 235 ingressi di un Carabiniere o un agente di Polizia al pronto soccorso ogni mese, cioè quasi 8 al giorno, uno ogni 3 ore. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia