Advanced 80 regina della vela, un capolavoro Made in Italy

L'Advanced A80
GENOVA - Ecologica, politicamente corretta, meno vistosa e meno costosa. E’ la vela, per troppo tempo confinata a Genova in un ruolo secondario, da qualche anno riabilitata,...

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GENOVA - Ecologica, politicamente corretta, meno vistosa e meno costosa. E’ la vela, per troppo tempo confinata a Genova in un ruolo secondario, da qualche anno riabilitata, al punto da ottenere spazi mai visti per l’esposizione in acqua delle novità più importanti.


Molte le barche a vela presenti alla 56ma edizione del salone ligure. Ma su tutte spicca il vessillo dell’ammiraglia, ovvero l’Advanced 80, un capolavoro di stile e tecnologia rigorosamente Made in Italy, che si colloca in cima a una gamma costituita finora dai più piccoli Advanced A44 e A66.

Lunga 23,98 metri, larga 6,20, con una superficie velica di 326 metri quadri, l’A80 è il frutto di un lavoro di progettazione affidato a un pool formato dagli americani John Reichel e Jim Pugh (un passato da velisti nelle più importanti regate del mondo) e dai designer italiani Mario Pedol e Massimo Gino di Nauta Yachts. Una tuga filante e spazi interni molto ampi sono le caratteristiche salienti di questo autentico gigante italiano dello stile, il cui primo esemplare è stato varato a Pesaro oltre un anno fa.

Obiettivo del progetto era realizzare una imbarcazione a vela di grandi dimensioni in grado di soddisfare più esigenze, e cioè assicurare una navigazione “tecnica”, da veri velisti, senza per questo trascurare i piaceri e le comodità di uno yacht adatto a vacanze in crociera. Sfida tradizionale, nel campo della vela da diporto, e tuttavia sempre impegnativa.

Per ottenere il meglio l’A80 è stato realizzato ricorrendo a materiali e processi costruttivi avanzati in modo da contenere il peso senza rinunciare alla robustezza della struttura. La costruzione dello scafo è dunque a sandwich con tessuti di vetro, con rinforzi in carbonio impregnati di resina epossidica sotto vuoto e con rinforzi in carbonio unidirezionale nelle zone sollecitate da alto carico. Anche la coperta è realizzata a sandwich di fibre di carbonio, impregnate di resina epossidica sottovuoto.

Un pozzetto molto ampio e libero accoglie tre diverse aree per l’armatore e i suoi ospiti: l’area pranzo comprende due tavoli estensibili e due divani; non mancano un’area relax vicina alla timoneria e, all’estrema poppa, un’area dedicata a chi vuol prendere il sole. Da notare che non ci sono gradini né ostacoli d’alcun tipo: una rarità, soprattutto per una barca a vela.

Quanto agli interni, sono stati studiati con l’obiettivo di mantenere nel complesso la leggerezza dello scafo senza rinunciare agli spazi dedicati al soggiorno ed alla qualità dei materiali. Il risultato è un ambiente sottocoperta ampio, spazioso, confortevole, ideale per crociere in famiglia e con gli amici. A impreziosire il tutto, il privilegio di una tuga completamente vetrata, che sottocoperta assicura luce e visibilità a 360 gradi, come su tanti yacht a motore.
Per navigare a motore l’A80 può contare su un diesel Yanmar 4LHA DTP da 230 hp a 3300 giri.

 

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Quotidiano Di Puglia