Caro direttore, nel 1993 ho acquistato un immobile nel villaggio di Torre Saracena, vicino a Torre dell’Orso (comune di Melendugno). Le amministrazioni che si sono succedute...
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Ma come è possibile rimanere indifferenti di fronte ad un problema che può pregiudicare se non compromettere l’attrattività della zona? Infatti il villaggio, con le sue strutture, può ospitare oltre 4000 persone (poco meno della metà dell’intera popolazione del Comune di Melendugno), ha quindi grandi potenzialità che, se sfruttate completamente, possono apportare più ricchezza e lavoro ad una terra, la cui economia si basa prevalentemente sul turismo. Gli amministratori locali hanno pertanto una grandissima responsabilità perché il loro operato (o la loro inattività) influenza direttamente l’economia del territorio e dei suoi abitanti; un villeggiante che resta soddisfatto del soggiorno a Torre Saracena funge da cassa di risonanza positiva ed è in grado di attrarre spontaneamente ulteriori flussi turistici, le attuali condizioni del villaggio invece producono l’effetto contrario, con grave pregiudizio economico della zona.
Vorrei che questa lettera fosse pubblicata non solo per offrire uno stimolo (e un’altra possibilità) a coloro che dovrebbero agire per il bene delle comunità territoriali, ma anche per dare ai cittadini della marina di Melendugno riferimenti oggettivi idonei a valutare in concreto l’operato degli amministratori locali, ai quali hanno accordato la loro fiducia.
Francesco Lorizzo
Andria
Gentile lettore, il sindaco di Melendugno leggerà sicuramente la sua lettera (pubblicata anche sul giornale) e, ci auguriamo, si renderà conto di doverle dare almeno una risposta. Noi gli consigliamo di dedicare un po’ più di tempo alla manutenzione ordinaria del territorio e al decoro urbano della cittadina che governa. Tanto più che ora può rilassarsi ed evitare di occuparsi a tempo pieno solo di Tap, visto che la soluzione è nelle mani considerate “amiche” e “sicure” - almeno da lui e dal comitato No Tap - del ministro Lezzi e del governatore Emiliano. Se le parole hanno un senso e un peso, non solo nelle campagne elettorali, la vicenda del gasdotto dovrebbe chiudersi proprio secondo i desideri del sindaco di Melendugno, consentendogli così di dedicarsi anche ad altro. O no? Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia