I permessi già ritirati sono 2.199, mentre le domande presentate all’ufficio e non ancora evase sono 430. In totale, 2.629, cioè 14.371 permessi in meno...
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Ieri l’assessore Luca Pasqualini, insieme al dirigente Giovanni Puce, ha illustrato il quadro completo dei dati relativi ai pass per l’ingresso nella Ztl rilasciati e richiesti in base al nuovo Regolamento approvato mesi fa e che, a breve, entrerà nella sua fase operativa. «Le domande per avere un pass - ha detto - sono state presentate gradualmente e anche lentamente. Molti hanno atteso gli ultimi giorni utili». Centocinquanta richieste sono state presentate il 31 agosto, cioè nell’ultimo giorno inizialmente ritenuto utile per chiedere un pass nuovo. Altre 70 richieste sono arrivate il 30 agosto e 50 il 29 agosto. Da qui - ha spiegato - i disagi e i ritardi accumulati dagli uffici e per far fronte ai quali si è deciso di concedere altri 15 giorni di tempo per mettersi in regola.
«L’assessorato sta affrontando un lavoro importante e impegnativo, mai fatto prima - ha continuato Pasqualini - e per ogni pass rilasciato ne abbiamo ritirati tre o quattro. Questo ci lascia capire che, una volta terminata la fase di transizione, avremo un centro storico molto diverso, con molte meno automobili circolanti e in sosta. Anche perché tutti i permessi, compresi quelli dei residenti, hanno una scadenza chiara: dopo cinque anni dovranno essere rinnovati». E prima di procedere ai rinnovi, gli uffici verificheranno che il cittadino richiedente possegga ancora i requisiti per chiedere un permesso di accesso alla Ztl. «Stiamo affrontando un lavoro immane - ha aggiunto il dirigente Puce - che è sempre stato puntuale: il nostro cancella sembrava, in questi giorni, un tornello dello stadio. Abbiamo cercato di dare il massimo, con buoni risultati». E il primo, più evidente, è che «siamo a un nuovo punto di partenza - ha aggiunto l’assessore -, a una nuova era per il centro storico, che si lascia definitivamente alle spalle il caos».
L’unica categoria per la quale Palazzo Carafa non ha previsto limitazioni di sorta sono i residenti: se, per esempio, una famiglia di 4 persone, tutte residenti nel centro storico, possiede tre auto, potrà avere tre permessi. Per gli altri, le limitazioni ci sono eccome e, per vederne gli effetti, bisognerà attendere il 15 settembre. O forse qualche giorno in più visto che, in base al Regolamento approvato dal Consiglio comunale, all’articolo 34, «i permessi temporanei ancora validi al momento dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento, perderanno di efficacia alla loro scadenza naturale». Si vedrà.
Per il momento i dati promettono un centro storico sgombro dalle migliaia di auto che lo hanno affollato fino a oggi: 1.281 i pass rilasciati ai residenti (57,56%), 74 agli affittuari non residenti (3,33%), 209 ai proprietari non residenti (9,41%), 35 ai possessori di posti auto (1,59%), 65 a commercianti e artigiani (2,91%), 27 alle emittenti televisive e alle testate giornalistiche (1,22%), 22 ad artigiani e ditte varie (1%), 5 per l’assistenza agli infermi (0,21%), 103 per l’assistenza agli anziani (4,65%), 4 alle associazioni di volontariato (0,16%), 28 a consiglieri e amministratori comunali (1,27%), 19 alla Curia (0,85%), 6 a medici convenzionati (0,26%), 173 ad alberghi e bed&breakfast (7,77%), 16 agli studi professionali (0,74%), uno ai servizi funebri (0,05%), 25 per altrettanto auto elettriche (1,11%), 106 ai cosiddetti veicoli esenti, cioè quelli delle forze di Polizia e alle ambulanze (4,76%). In totale, 2.199. Cioè appena il 13% del totale dei permessi rilasciati a partire dal 1999 a oggi e - si suppone - ancora circolanti e operativi.
Se il quadro si confermasse questo, vorrebbe dire che l’obiettivo finale che si era posta l’amministrazione, cioè ridurre i pass del 40%, non solo è stato raggiunto, ma anche ampiamente superato. Perché il taglio dei pass si assesterebbe all’87%, qualcosa meno se si conteggiano anche le 430 richieste di pass non ancora evase dagli uffici dell’assessorato. Un taglio con l’accetta, più che con il bisturi, che potrebbe davvero cambiare il volto, e la vivibilità, del centro storico di Lecce, città d’arte. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia