Xylella, l'ira degli agricoltori sfocia nel presidio a oltranza. In piazza anche Emiliano e i sindaci. Traffico in tilt

La pazienza degli olivicoltori è finita. Ora non si accontentano più di parole, vogliono i fatti, vogliono risposte chiare e precise su risorse e sburocratizzazione...

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La pazienza degli olivicoltori è finita. Ora non si accontentano più di parole, vogliono i fatti, vogliono risposte chiare e precise su risorse e sburocratizzazione di espianti e reimpianti. Vogliono sapere quale futuro li aspetta e lo vogliono sapere subito. Per questo continuano a mobilitarsi e a protestare. Dopo i cortei e i sit-in dei giorni scorsi, da questa mattina gli agricoltori salentini sono a Lecce da tutta la provincia per presidiare con centinaia di trattori piazza Mazzini. Presenti anche sindaci e leader di partito del Salento, nonostante non vi siano bandiere, né simboli, compresi i gilet arancioni, «per evitare - dicono gli organizzatori della manifestazione, Mimino Primiceri e Benedetto Accogli - qualsiasi strumentalizzazione. Si parlerà solo di problemi e si ricercheranno le soluzioni».

«Sono 4 milioni le piante di ulivo definitivamente morte a causa del batterio, altre 17 milioni rischiano di fare la stessa fine, mentre sono migliaia le aziende agricole in ginocchio. Dopo le proteste delle scorse settimane, per non dare alibi a nessuno, continuiamo senza bandiere delle associazioni e senza simboli, compresi i gilet arancioni, che è il movimento della terra con cui abbiamo manifestato a Bari e a Roma per ottenere un decreto legge e tempi certi - spiegano ancora Primiceri e Accogli -. Qualcuno, nonostante i problemi, ha tentato in maniera meschina prima di spaccare il fronte agricolo tra associazioni, poi di provare a dividere tra Nord e Sud della Puglia, pur di mantenere la propria posizione privilegiata e la propria poltrona, per questo togliamo qualsiasi simbolo che possa fornire alibi utili a rimandare decisioni e provvedimenti. Tutti hanno fatto errori sul batterio, da chi non l'ha capito a chi non l'ha affrontato, da chi ha seguito i complottisti a chi ha esultato per i provvedimenti di Tar e magistratura, da chi si è avventato in dichiarazioni scomposte a chi ha prodotto studi e rapporti che sono diventati la Bibbia dei santoni - hanno continuato -. Adesso però è il momento dell'unità per raggiungere l'obiettivo comune del riscatto del Salento».

Altre proteste, questa volta promosse da Confagricoltura, vengono annunciate per i prossimi giorni. Domani previsto un sit-in ad Ecotekne, dalle 9 alle 13 presso il Cnr in occasione della visita del premier Giuseppe Conte, mentre un nuovo sit-in è organizzato per lunedì presso la prefettura di Lecce con inizio alle 15, in concomitanza con l'audizione convocata dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che incontrerà i sindaci del Salento.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia