Violenza e minacce alla giudice: nessuna parte civile

Violenza e minacce alla giudice: nessuna parte civile
E' iniziato a Lecce il processo per violenza e minaccia continuata a pubblico ufficiale in cui è imputato Giuseppe Marzulli, 44 anni di Bari accusato di aver...

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E' iniziato a Lecce il processo per violenza e minaccia continuata a pubblico ufficiale in cui è imputato Giuseppe Marzulli, 44 anni di Bari accusato di aver ripetutamente intimidito una giudice barese, Angelica Passarella, che per un certo periodo è stata sotto scorta. Dinanzi al giudice monocratico Luca Scuzzarella si sono costituite le parti: la magistrata, citata come persona offesa, non si è costituita parte civile. E' stata poi affrontata una questione, posta dal pm Alessandro Prontera, sull'incompatibilità del difensore, in quanto menzionato nel capo d'accusa. Superata dal giudice, che ha stabilito che non rivestendo ruolo di indagato, può assistere l'imputato. 

Cosa e successo 


"Madre ferita sarai vendicata, di questo Stato faremo una pira". E poi ancora "Stato assassino, Stato infame", sono le frasi finite sotto accusa, espressioni che in fase di indagine che il gip Alcide Maritati aveva ritenuto non essere di matrice terroristica, nonostante il lessico. 
Marzulli ha trascorso un lungo periodo ai domiciliari, a marzo ha ottenuto la libertà con il divieto di avvicinamento alla giudice che avrebbe intimidito. Le frasi incriminate sarebbero state riportate solo su Facebook, mentre è rimasto ignoto l'autore di scritte sui muri, sempre riferite alla stessa magistrata. In tutto sei gli episodi intimidatori contestati.

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Quotidiano Di Puglia