Molestava la figlia di 8 anni davanti al fratellino

Il tribunale di Lecce
Un ambulante di 47 anni, di Lecce, è stato condannato con l'accusa di violenza sessuale sulla figlioletta aggravata dalla minore età (aveva otto anni) e dal...

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Un ambulante di 47 anni, di Lecce, è stato condannato con l'accusa di violenza sessuale sulla figlioletta aggravata dalla minore età (aveva otto anni) e dal vincolo genitoriale. I giudici della prima sezione penale (presidente Gabriele Perna, relatore Maddalena Torelli, a latere Alessandra Sermarini), gli hanno inflitto 7 anni e mezzo di reclusione. Pene accessorie, la revoca della potestà genitoriale, come anche l'interdizione dallo svolgere qualsiasi attività che preveda contatti con i minori.

Alla figlia costituitasi parte civile con l'avvocatessa Maria Rosaria Imbriani è stata liquidata una provvisionale di 30mila, 25mila al fratello assistito dall'avvocato Virgilio Vacca.
Il fratello sì. Perché anche questo ragazzo è stato ritenuto vittima dei comportamenti contestati all'impuntato: la ragazza raccontò nell'incidente probatorio (anticipa la prova del processo) tenuto dal giudice per le indagini preliminari Annalisa de Benedictis, che una volta avesse assistito ai palpeggiamenti ai quali la sottoponeva sistematicamente il padre.
Dieci anni di reclusione sono stati invocati dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Donatina Buffelli, mentre ha chiesto l'assoluzione l'avvocato difensore Massimiliano Petrachi sul presupposto che nel processo non si fosse formata la prova che l'imputato abusasse della figlioletta.
Tre mesi il termine indicato dal presidente Perna per depositare le motivazioni della sentenza. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia