Lecce spende più di tutte le altre province di Puglia per la manutenzione delle strade. Lo dicono i dati pubblicati dalla piattaforma digitale OpenPolis che confronta,...
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«Per i cittadini - spiegano da OpenPolis - il numero di buche nelle strade è spesso un indicatore utile per valutare il buon governo della propria amministrazione. Mantenere la città curata, con infrastrutture funzionali e strade non dissestate ha un costo. Nella voce di spesa “viabilità” non rientrano solo i costi dell’asfalto per riparare le buche. Sono compresi tutti gli interventi infrastrutturali necessari per migliorare la mobilità urbana, non solo per le automobili: rotonde, ponti, strade, ma anche piste ciclabili e aree pedonali. Anche la spesa per l’arredo urbano strumentale alla circolazione stradale è compresa nel computo: semafori, cartelli stradali e via dicendo».
OpenPolis evidenzia che Lecce ha una spesa per abitante di 128,87 euro. «Raffrontata ai capoluoghi pugliesi e a tutti i Comuni della regione con popolazione da 50.000 abitanti in sù - dice Gabriele Molendini, di Lecce Città Pubblica - è di gran lunga il comune più “spendaccione”. Basti pensare che il secondo in questa speciale classifica risulta Brindisi con 73,22 euro, mentre Bari fa rilevare una spesa per abitante di 39,86 euro. Il comune capoluogo di regione spende meno di un terzo rispetto all’amministrazione Perrone». E il dato diventa ancora più eclatante se si confronta Lecce con Venezia, che spende 170,35 euro; Firenze (100,09 euro per abitante), Milano (98,35 euro) e Roma (83,10 euro), Napoli (56,14), Catania (45,66), Genova (43,62), Palermo (24,65).
«I numeri parlano da soli. Lecce - chiude Molendini - ha una spesa d’alta classifica. Ci si aspetterebbero strade ben manutenute, segnaletica efficiente ed al passo con le esigenze anche di soggetti diversamente abili.
Una viabilità globalmente intesa da Champions League, come la classifica della spesa suggerirebbe.
Ci si aspetterebbe, appunto». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia