Fuga e cattura lampo per Valentina Piccinonno, 33 anni, di Lecce. Ieri sera ha lasciato la casa di cura di Turi dove si trovava agli arresti domiciliari. E' evasa a poche ore...
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Una volta in caserma la Piccinonno ha confessato ed è stata arrestata, mentre il suo complice, di oriogine egiziana, è accusato di favoreggiamento.
Quell'omicidio si consumò dopo che per due volte era evase dagli arresti domiciliari, la Piccinonno.
Scappò da casa quel 28 giugno e lo fece altre volte dopo che le era stato concesso di restare nella sua abitazione, in regime di custodia cautelare, dalla sentenza che la condannò ad un anno ed otto mesi con l’accusa di aver rapito dal parco giochi di Monteroni una bambina bulgara. In quell’andiriviene fra casa e carcere, anche il pestaggio alla madre quando tornò libera per la scadenza dei termini di custodia cautelare dell’inchiesta per l’omicidio di Maggi.
Fu fermata nuovamente dai poliziotti delle Volanti la sera della tragedia, nel quartiere Stadio. Era alla guida di una Fiat Panda, la Piccinonno. La Panda di Maggi. Da questa anomalia gli investigatori si portarono ad Arnesano nell’appezzamento di terreno dove Maggi passava il tempo libero. E lo trovarono disteso senza vita, con il cranio fracassato.
Nel processo è stata difesa dall'avvocato Ladislao Massari. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l'avvocato Roberto Rella. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia