Finto carabiniere si fa consegnare soldi per "scarcerare" il finto nipote: sei truffe in tre giorni. Due arresti

Si spacciavano per carabinieri e grazie a questo stratagemma sono riusciti a portare a termine almeno sei truffe ai danni di altrettanti anziani nel Basso Salento. Due truffatori...

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Si spacciavano per carabinieri e grazie a questo stratagemma sono riusciti a portare a termine almeno sei truffe ai danni di altrettanti anziani nel Basso Salento. Due truffatori campani - un uomo e una donna - sono stati arrestati dai carabinieri di Tricase.

Sei truffe in tre giorni

La coppia - un uomo di 48 anni e una donna di 38 anni - è sospettata di aver messo a segno sei raid tra il 29 ed il 31 agosto scorso. Sono stati arrestati con l'accusa di presunta estorsione aggravata in concorso e sostituzione di persona. Le indagini sono partite proprio alla fine di agosto, quando i carabinieri hanno ricevuto numerose denunce di truffe e furti, e sono state condotte con i classici metodi dei servizi di appostamento e pedinamenti, ma anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici, quali la visualizzazione delle videocamere di sorveglianza poste nel centro abitato. 

La storia del finto nipote

Il modus operandi sempre lo stesso: l’uomo contattava al telefono la possibile vittima, di solito persone anziane con più di 80 anni, qualificandosi come Carabiniere. Una delle povere vittime era ultra 90enne. Poi l'ormai classico racconto del finto nipote che avrebbe causato un grave incidente stradale. Secondo il racconto, il nipote era stato arrestato e di lì a poco sarebbe arrivato l'avvocato difensore per ritirare la somma necessaria a farlo scarcerare.

Più tardi, lo stesso uomo si presentava a casa della vittima designata, facendosi consegnare denaro e gioielli. In un caso una vecchietta avrebbe consegnato mille euro in contanti e vari monili d’oro, ottenendo in cambio la rassicurazione che il nipote sarebbe stato scarcerato di lì a poco. In un'altra occasione, l'uomo sarebbe riuscito a sfilare a una vittima ben 7.500 euro, soldi che erano stati messi da parte e che sarebbero invece serviti per le cure mediche della nonnina. 

I due sarebbero poi fuggiti a bordo di un'auto guidata dalla 38enne, che rimaneva in attesa fuori dall'abitazione, con funzione di palo.

 

 

 

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Quotidiano Di Puglia