Cittadinanza revocata a Mussolini, il sindaco: «Sbagliato, la storia va studiata, non cancellata»

Cittadinanza revocata a Mussolini, il sindaco: «Sbagliato, la storia va studiata, non cancellata»
Tricase ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e lo ha fatto con il voto contrario del sindaco Antonio De Donno, a capo di una amministrazione di centrosinistra....

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Tricase ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e lo ha fatto con il voto contrario del sindaco Antonio De Donno, a capo di una amministrazione di centrosinistra. Alla vigilia della Liberazione, con celebrazioni in tutte le città d'Italia, il primo cittadino è tornato a spiegare la sua posizione all'AdnKronos: «La storia - ha detto - non si cancella, ciò che è accaduto andava lasciato incastonato in una pagina nera che tutti possono vedere e studiare». 

 

La posizione del sindaco

 

«Premessa la condanna totale verso Mussolini, secondo me la cittadinanza onoraria andava lasciata per essere studiata e valutata. Era un atto storico che sarebbe servito per riflettere e per non ripetere gli errori del passato». La cittadinanza onoraria era stata conferita a Benito Mussolini nel 1924 ed è stata poi revocata nel corso del Consiglio comunale del 2 marzo scorso, proprio con il voto contrario del primo cittadino. «Il fascismo - ha proseguito De Donno - si condanna a prescindere, non certo togliendo o lasciando la cittadinanza onoraria a Mussolini. Andava valutato il particolare momento storico in cui fu votato quel riconoscimento. Nel 1924 stava nascendo il Ventennio e dominava la propaganda fascista, dunque molti consigli comunali, direi quasi tutti, conferirono al cittadinanza onoraria. Ci fu persino il segretario comunale di Gagliano del Capo (comune salentino limitrofo a Tricase ndr), che raccoglieva tutte le delibere di consiglio per spedirle a Roma per evidenziare alla propaganda qual era il sentire comune. Comunque alla fine - ha spiegato il sindaco - abbiamo fatto una riflessione e ciascuno ha liberamente espresso il suo parere. Io sono confortato da quanto hanno scritto alcuni storici e giornalisti».

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Quotidiano Di Puglia