Via alla ripresa dell’attività giudiziaria. Già da ieri mattina presenti i volontari della Croce Rossa con le pistole termolaser agli ingressi dei palazzi di...
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Termolaser agli ingressi, mascherine chirurgiche, guanti, percorsi distinti ed obbligati di ingresso e di uscita, processi con orari prefissati di inizio e di durata, posizioni delle parti segnate e distanziate, aule ognuna con un numero di persone limitato (il giudice può anche disporre il rinvio se quel numero viene superato), pannelli di plexiglass, processi a porte chiuse ed accesso alle cancellerie dietro appuntamento. Infine pochi processi, quelli indicati dalle linee guida del presidente facente funzione del Tribunale, Anna Rita Pasca. Una rivoluzione, un modo completamente diverso di vivere la professione di avvocato. E non sempre gradita: l’Organismo congressuale forense (Ocf) ha proclamato lo stato di agitazione. Intanto alle 9.30 si riprende.
Per il penale si terranno i processi monocratici e collegiali con detenuti; quelli collegiali arrivati alla discussione ma solo se non comportano un numero talmente elevato di parti da non garantire il distanziamento sociale; le udienze filtro collegiali; i processi monocratici e collegiali che vedono in corso sequestri di beni di ingente valore; infine su richiesta della parti, potranno tenersi anche i processi che vedono in corso misure cautelari diverse (come il divieto di avvicinamento a luoghi o persone, le misure interdittive allo svolgimento di una professione ed altro). I processi si terranno a porte chiuse, “e con la sola presenza della stampa per garantire, ove prevista, la pubblicità”. Il presidente del collegio giudicante o il giudice monocratico dovranno fare rispettare con rigore la distanza fra una persona ed un’altra. Più lungo ed articolato l’elenco dei processi civili. E divisi per sezione.
La prima sezione terrà giudizi con rito ordinario e sommario di cognizione, monocratici e collegiali; giudizi di interdizione e di inabilitazione; giudizi con il rito del lavoro; procedimenti cautelari e ricorsi per sequestro conservativo e giudiziario; procedimenti di nuova opera e di danno temuto, procedimenti possessori, procedimenti di istruzione preventiva; reclami contro i provvedimenti cautelari; giudizi di volontaria giurisdizione in composizione collegiale e monocratica. Riprende anche l’attività della sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea. Un elenco altrettanto corposo di processi per la seconda e terza sezione. Tutti processi da tenersi nelle aule numero 4, 5, 7, 19, 24 e 21. Le più capienti del palazzo di via Brenta. Oggi, dunque, la prima verifica. L’avvocatura, la magistratura ed il personale amministrativo valuteranno se ci saranno le condizioni per lavorare in sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia