Mentre parte del giallo sulla morte di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia assassinata lo scorso settembre nelle campagne di Castrignano del capo, resta ancora da chiarire...
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Sotto le unghie della ragazza infatti gli esperti hanno rinvenuto tracce biologiche del suo fidanzato L.M., reo confesso dell'omicidio. Il giovane, che detenuto in attesa del processo, negli ultimi mesi ha fornito ricostruzioni contrastanti su ciò che accadde in quella notte maledetta di settembre, contraddicendo in parte la propria stessa confessione e gettando ombra sul coinvolgimento di altre persone nell'assassinio della ragazza. Per questo gli esami, pur non contenendo elementi di particolare importanza visto che i due ragazzi erano fidanzati e lo scambio di materiale organico potrebbe essere avvenuto anche in altre circostanze, proverebbero al contrario che Noemi non ebbe contatti da difesa con altre persone, escludendo almeno nelle fasi dell'omicidio la presenza di un complice. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia