Una Fondazione di proprietà pubblica affiderà la gestione del servizio termale di Santa Cesarea ad un soggetto privato. A ribadirlo ieri mattina è stato il...
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La posizione sembra dunque ora essersi consolidata e gli intendimenti rimasti gli stessi rispetto all'ultima assemblea di ottobre scorso: la società Terme cambierà nei prossimi mesi ragione sociale che sarà individuata dopo un percorso di studio di tutto il patrimonio dell'ente (immobiliare, mobiliare e varie concessioni). Alla fine del quale sarà messo in piedi un soggetto giuridico nuovo, - una fondazione o una srl -, che garantirà il mantenimento della proprietà e delle concessioni in mano ad un ente pubblico e affiderà la gestione ad un ente privato.
A partecipare all'assemblea ieri c'erano anche i rappresentanti degli altri soci: il sindaco di Santa Cesarea Pasquale Bleve che vorrebbe avere “certezze” e l'inserimento all'interno del nuovo assetto societario pure del Nuovo Centro Termale, struttura comunale mai entrata in funzione. Presente anche il Comune di Poggiardo titolare di poche azioni delle Terme, con il sindaco Giuseppe Colafati, e altri azionisti minori alcuni dei quali hanno manifestato “dubbi” sulla costituzione della fondazione e hanno chiesto “lumi sulle ultime modifiche legislative riguardanti la dismissione delle azioni in società private da parte degli enti pubblici”. A margine dell'incontro il capogruppo di minoranza al Comune di Santa Cesarea Daniele Cretì ha chiesto che «a discutere di queste decisioni venga a Santa Cesarea un rappresentante politico-istituzionale della Regione e non un funzionario».
«Attraverso l’idea della Fondazione o di altri strumenti più idonei, - spiega il presidente delle Terme Rocco Bleve, - la Regione ha fatto capire che non intende tornare a gestire, ma restare proprietaria del patrimonio immobiliare societario, che dovrà poi, così come ha suggerito il professore Ugo Patroni Griffi, essere gestito da un soggetto individuato con procedura di bando di rilievo internazionale. Pertanto, netta distinzione tra proprietà e gestione». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia