Tensioni al Pronto Soccorso: medico preso a schiaffi da un paziente

Tensioni al Pronto Soccorso: medico preso a schiaffi da un paziente
Schiaffi al medico del pronto soccorso che si rifiutava di interrompere una visita in corso: l’agente del posto di polizia dell’ospedale “Vito Fazzi” di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Schiaffi al medico del pronto soccorso che si rifiutava di interrompere una visita in corso: l’agente del posto di polizia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ha infatti denunciato un 55enne di Lizzanello per aggressione e interruzione di pubblico servizio nel nosocomio salentino.

Il tutto è accaduto alle 14.30 di questo pomeriggio quando un uomo si è introdotto nell’ambulatorio dei codici verdi e bianchi mentre il medico stava effettuando una visita. L’intenzione dell’uomo era di consegnare a tutti i costi l’esito della consulenza effettuata nel reparto di Otorino a cui era stata sottoposta la moglie. Il medico ha invitato l’uomo ad attendere la fine della visita e a quel punto ha ricevuto due violenti schiaffoni in pieno viso che gli hanno procurato contusioni, gonfiore e dolore all’orecchio. L’intervento degli agenti in servizio al posto fisso di polizia ha evitato che l’aggressione continuasse.

«Non possiamo continuare a lavorare in questo modo – afferma il direttore del pronto soccorso, Silvano Fracella –: si è verificata l’ennesima aggressione che getta il personale sanitario nello sconforto. Oggi giorno siamo in trincea per dare risposte anche a prestazioni inappropriate quali sono quelle dei codici verdi e bianchi, ma dobbiamo combattere con la sfiducia nel sistema sanitario che nutrono i cittadini. Occorre incrementare con un altro ambulatorio l’area dei codici bianchi e verdi o, come chiedo da anni, aprire un secondo punto di accoglienza per questo codici alla”Cittadella della Salute”, per evitare l’esasperazione legata all’attesa». 
  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia