Tassisti sul piede di guerra: arrivano 10 nuove licenze

I taxi in piazza Sant'Oronzo
I tassisti leccesi sono sul piede di guerra. Le auto bianche della città sono pronte a incrociare le mani entrando in stato di agitazione. «Offriamo un servizio...

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I tassisti leccesi sono sul piede di guerra. Le auto bianche della città sono pronte a incrociare le mani entrando in stato di agitazione. «Offriamo un servizio pubblico e importante per Lecce che non pesa sulle casse del Comune e in cambio veniamo ignorati. Adesso basta, vogliamo farci ascoltare». 

A creare malumori, a quanto pare, sarebbero le dieci nuove licenze che Palazzo Carafa è pronto a rilasciare.
 
«Il Comune – afferma Nino Di Carlo, tra i rappresentanti della categoria - ha annunciato che verranno concesse 10 nuove licenze relative al servizio taxi tradizionale, ovvero quello da piazza, e altre 10 nuove licenze Ncc ovvero noleggio conducente, per un totale di 20 nuove concessioni. Sono necessarie? Oggi i taxi che lavorano in città riescono tranquillamente a rispondere alla domanda da parte degli utenti, nonostante il servizio presenti numerose lacune, non certo per colpa nostra».
Il motivo della discordia, infatti, non riguarda solo la concessione di ulteriori certificazioni. «Il regolamento comunale è vecchio di 35 anni - aggiunge il referente Luigi Cardone - e dovrebbe essere riaggiornato tenendo presente le esigenze e i cambiamenti della città. Non solo. Il nuovo regolamento è necessario anche per regolare la turnazione e i nostri orari di lavoro, visto che al momento offriamo un servizio 365 giorni l’anno e h 24. Non ci sono solo doveri per noi ma anche diritti. Il Comune dovrebbe metterci nella condizione di poter lavorare, magari aiutandoci con dei finanziamenti così come avviene in altre città, dove le amministrazioni finanziano il servizio taxi e questo permette alla categoria di fare prezzi di corsa competitivi, cosa che noi non possiamo fare».

Insoddisfatti per «la mancanza di dialogo con il Comune», i 23 tassisti del capoluogo salentino denunciano anche le «gravi carenze strutturali che ci impediscono di svolgere al meglio il nostro lavoro – afferma il rappresentante Paolo Calabrese -. In piazza Sant’Oronzo e in stazione il telefono pubblico è in condizioni scandalose, impossibile da utilizzare. Al City Terminal invece è del tutto assente mentre in piazza Mazzini la nostra postazione è praticamente inesistente. Il danno non lo fanno solo a noi ma anche a chi utilizza questo servizio». Stop a nuove licenze, nuovo regolamento e postazioni più consone: sono queste le richieste messe sul tavolo dei rappresentanti delle auto bianche della città, che minacciano di entrare in stato di agitazione e di «ricorrere anche a vie legali pur di far valere i nostri diritti – sottolinea il referente Antonio Imparato - In questi anni le amministrazioni si sono dimostrate sorde e cieche, assenti verso la nostra categoria e le nostre esigenze. Quale criterio di valutazione hanno usato per decidere che la città ha bisogno di ulteriori licenze? Ma soprattutto perché proprio oggi, quando a Lecce sono più di 20 anni che non si rilasciano nuovi attestati?». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia