Svolta al “Fazzi”: «Il polo pediatrico a regime per Natale»

Svolta al “Fazzi”: «Il polo pediatrico a regime per Natale»
Entro le vacanze di Natale, il Polo pediatrico del Salento entrerà a pieno regime: lo ha assicurato ieri mattina il direttore del Dipartimento della Salute, Giancarlo...

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Entro le vacanze di Natale, il Polo pediatrico del Salento entrerà a pieno regime: lo ha assicurato ieri mattina il direttore del Dipartimento della Salute, Giancarlo Ruscitti, nel corso della sigla del protocollo d’intesa tra Asl di Lecce, Regione Puglia e associazione Tria Corda. Avvenuta contemporaneamente al corteo di sensibilizzazione, da piazza Sant’Oronzo a piazza Mazzini, con lo slogan “SoloXLoro”, organizzato proprio da Triacorda.

Se, infatti, il reparto di Chirurgia pediatrica, diretta dal dottor Carlo Rossi, è quasi pronto, grazie agli arredi forniti dall’associazione Tria Corda e con 15 posti letto, mancano invece i macchinari che dovranno essere trasferiti dal medesimo reparto di Casarano: un trasloco che con certezza avverrà entro qualche settimana, per poi dare formale avvio al Polo. Finora, come spiegato proprio da Ruscitti, i bambini operati a Casarano erano poi trasferiti al “Vito Fazzi” di Lecce, per poter fruire della terapia intensiva.
Chirurgia pediatrica è stata già sistemata al terzo piano del “Vito Fazzi”, mentre al secondo ci saranno i reparti di Pediatria e Terapia intensiva, e infine quello di Oncoematologia pediatrica rimarrà al Polo oncologico, lì dove è sorto. Inoltre, il Polo si avvarrà anche delle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) e Terapia Intensiva Pediatrica, un altro traguardo, quest’ultimo, raggiunto da Tria Corda, grazie alla collaborazione con la Regione Puglia e l’Asl di Lecce: i respiratori per i due posti di terapia intensiva pediatrica, infatti, saranno forniti proprio da Tria Corda, oltre alla formazione dei medici anestesisti.
Ma, è questa la precisazione dell’Asl di Lecce, l’attuale collocazione dei reparti che vanno a formare il Polo pediatrico è provvisoria, perché, non appena partirà il Dea, ovvero il nuovo ospedale in via di ultimazione e che sta sorgendo di fronte all’attuale, tutti i reparti del Polo del Salento saranno risistemati al terzo piano dell’attuale edificio del Fazzi, per dare una coerenza logistica e funzionale.
«Il trasferimento della Chirurgia Pediatrica – ha detto il direttore sanitario Antonio Sanguedolce – è in dirittura d’arrivo e sarà il nucleo fondamentale di un Polo Pediatrico che, finalmente, diverrà realtà e, con l’entrata in servizio del Dea, avrà a disposizione un intero piano del “Fazzi” per funzionare in modo ottimale e servire una vera e propria rete dispiegata sul territorio».
«Il nostro Polo Pediatrico è il secondo della Puglia e uno dei pochi esempi del Sud Italia – ha rimarcato ieri il direttore generale, Silvana Melli –. Abbiamo dato ascolto alle necessità dei pazienti più fragili e delle loro famiglie, alle quali saremo in grado di offrire un nuovo ed efficace servizio sanitario nel Salento, evitando molti viaggi della speranza e abbattendo i costi sociali ed economici».
 
«Lecce non è solo Polo Pediatrico – ha precisato Ruscitti – è anche la base del trasporto del bambino in emergenza per Brindisi e Taranto, perciò continueremo a fare investimenti per curare nella nostra Regione i bambini che possiamo gestire direttamente. Il “Vito Fazzi”, con la chiusura dei cantieri ancora aperti, diventerà il centro della sanità del Salento, permettendo anche di far tornare a casa molti bravi medici che sono andati via».
«Un obiettivo assolutamente straordinario, grazie alla condivisione di idee e progetti e persone, volontari, medici e infermieri che sono un’eccellenza per tutto il Salento», per l’assessore regionale Sebastiano Leo, mentre l’assessore regionale Loredana Capone «il Polo pediatrico è un grande progetto che coinvolgerà tutti: il paziente e la sua famiglia, poi l’ospedale e i presidi di assistenza, e quindi le istituzioni e le associazioni».

Infine, il presidente di Tria Corda, Antonio Aguglia, ha precisato che «il Polo Pediatrico – funzionerà solo se sarà costruita attorno una rete che funzioni, cioè se anche gli ospedali periferici del Salento svo Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia