Strade create senza permesso: sigilli sulla Lecce-San Cataldo

Strade create senza permesso: sigilli sulla Lecce-San Cataldo
Sequestrati 2mila metri quadrati di strade realizzate su suolo di 40 ettari recintato a San Cataldo, in contrada Ramanno. Lungo la strada da Lecce, all’ottavo chilometro,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sequestrati 2mila metri quadrati di strade realizzate su suolo di 40 ettari recintato a San Cataldo, in contrada Ramanno. Lungo la strada da Lecce, all’ottavo chilometro, hanno messo i sigilli gli uomini del Nucleo investigativo Nipaf del gruppo carabinieri della Forestale. Quattro gli indagati per le ipotesi di reato di distruzione e deturpamento di bellezze naturali e per abusivismo edilizio, nel fascicolo aperto dal pubblico ministero Roberta Licci.

Si tratta del titolare della ditta committente e del permesso di costruire il muretto di delimitazione dell’area, il progettista, il direttore dei lavori ed il titolare dell’impresa esecutrice.
Il sopralluogo dei carabinieri della Forestale e l’analisi della documentazione, sono arrivati a queste conclusioni: sono state eseguite opere di sbancamento del terreno, con riporto di materiale tufaceo ed estirpazione di macchia mediterranea e gariga. I sigilli sono stati messi per mancanza di permesso di costruire e perché l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico.
Si tratta della stessa area che aveva indotto Ernesto Mola, del movimento “Idea per Lecce”a chiedersi se fosse interessata ad una variante urbanistica nel nuovo Pug. Anche perché di proprietà di una grande azienda edile. L’assessore Severo Martini ha poi spiegato che non sia un’area edificabile, poiché sottoposta ai vincoli paesaggistici. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia