Disperazione, strazio di una intera comunità, dolore, incredulità, e tanta rabbia, ma l'odio no. È stata la mamma di Noemi a tentare di tenere fuori della chiesa di Specchia,...
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«Noemi, cercavi l'amore e hai trovato la morte», ha detto il vescovo, esprimendo comprensione per lo strazio della famiglia ma invitandola a «tenere a freno rancore e amarezza, nutrendo sentimenti di astio e risentimento nei riguardi di chi ha portato via troppo presto vostra figlia». Mons. Angiuli si è anche interrogato sulle cause che hanno portato a questa tragedia e ha invitato tutti a riflettere «perché - ha detto - ciò che è accaduto a Noemi potrebbe accadere ad altre ragazze e ad altre famiglie. Anzi, accade sempre più spesso».
All'ingresso e all'uscita dalla chiesa ali di folla hanno accompagnato con applausi il passaggio della bara bianca di Noemi. L'ultimo corteo, all'uscita dalla chiesa, è stato preceduto dalle note della canzone di Ermal Meta "Vietato Morire" e dal lancio di palloncini bianchi. La fine del funerale e la tumulazione, che avverrà domani, non mettono la parola fine sulla vicenda perché, dal punto di vista investigativo sono ancora molti i quesiti da chiarire. L'autopsia, infatti, eseguita ieri, non ha chiarito del tutto le modalità dell'uccisione di Noemi accertando comunque che la morte è stata provocata da lesioni multiple sul collo e sulla testa provocate da oggetti di varia natura. Non si sa ancora quale sia l'arma usata e questo è importante per capire se il presunto assassino abbia detto la verità quando ha confessato di avere accoltellato la ragazza e di avere agito da solo. Il coltello non è stato trovato, e gli investigatori sospettano che qualcuno lo abbia aiutato. Per questo è indagato anche il padre del ragazzo, accusato al momento di sequestro di persona e occultamento di cadavere. Più chiarezza arriverà dagli esiti di altri esami e dalla comparazione di eventuali tracce di Dna di altre persone che potrebbero essere entrate in contatto con la ragazza primo o dopo la morte.
Oggi, mentre Lucio veniva trasferito dall'Istituto minorile penale di Bari a quello di Quartucciu (Cagliari) dove sarà anche sottoposto a cure mediche, a Specchia la comunità sconvolta tentava di reagire: un gruppo di cittadini ha avviato una raccolta fondi per creare un centro anti-violenza e di aiuto alle persone che vivono disagi e difficoltà. A rappresentarli è Agnese Maisto, una delle insegnati di Noemi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia