C'è stato qualcuno perplesso che, inizialmente, sosteneva che il festival itinerante della Notte della Taranta, con tutte le misure restrittive del caso, si potesse...
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A Martano, è stato registrato un caso positivo al coronavirus, legato a un nucleo familiare di un comune vicino, e ci sono alcune quarantene cautelative in corso, sebbene i tamponi effettuati finora siano risultati tutti negativi. Il sindaco Fabio Tarantino era presente ieri alla riunione nella sede della Fondazione Notte della Taranta a Melpignano. «Abbiamo discusso in maniera approfondita racconta valutando tutti i pro e i contro della situazione e, in via prudenziale, senza creare alcuna forma di allarmismo, abbiamo deciso di annullare le tappe del festival, nonostante fosse tutto previsto in sicurezza. Prevediamo un afflusso di turisti molto alto, come da tradizione, e, siccome nelle nostre zone sono stati individuati nuovi casi di Covid-19, abbiamo deciso di non rischiare. Certo, a malincuore: per noi questo festival rappresenta uno degli eventi più importanti dell'anno».
Ivan Stomeo non è solo il sindaco di Melpignano, dove ogni anno il festival itinerante si conclude con il concertone finale, quest'anno diretto dal maestro concertatore Paolo Buonvino, ma è anche il presidente dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina. La sua è la testimonianza di chi segue passo per passo l'organizzazione sia della rassegna che del concertone. «Avevamo lavorato tantissimo in questi mesi per realizzare questo festival e spiega grazie al direttore artistico Gigi Chiriatti eravamo riusciti a improntare un programma di alto livello. Nonostante stessimo mettendo in campo tutte le precauzioni necessarie per contenere gli assembramenti e contingentare le persone, l'opinione pubblica guardava con criticità questi appuntamenti, alla luce dei nuovi focolai nelle nostre zone. Per sicurezza, quindi, abbiamo deciso di bloccare il festival». Se, da una parte, si è tenuto conto delle sensibilità dei cittadini, dall'altra, secondo Stomeo, si è inferto un duro colpo ai lavoratori dello spettacolo. «Abbiamo messo in ginocchio gli artisti e anche tutte le attività economiche che ruotano intorno alla Notte della Taranta». Scelta sofferta come quella di fare il concertone a porte chiuse. «Ci stavamo organizzando per far entrare mille persone per volta nei due giorni di prove e poi alla serata del 22 agosto con la registrazione per Raidue, ma conclude Stomeo non ci è sembrato giusto, se avevamo bloccato tutto negli altri comuni, non farlo anche a Melpignano».
I.Mar.
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Quotidiano Di Puglia