Chef e molestatore seriale, 23enne salentino arrestato a Roma: era il terrore delle studentesse

Chef e molestatore seriale, 23enne salentino arrestato a Roma: era il terrore delle studentesse
Uno stratagemma collaudato per avvicinare donne e molestarle, sempre con la stessa modalità. Un salentino di 23 anni, da settembre scorso trasferitori a Roma, è...

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Uno stratagemma collaudato per avvicinare donne e molestarle, sempre con la stessa modalità. Un salentino di 23 anni, da settembre scorso trasferitori a Roma, è stato identificato come il molestatore seriale che da tempo terrorizzava le studentesse della Capitale. Sarebbero oltre trenta le universitarie molestate da Salvatore Mariano, 23 anni, di Bagnolo del Salento. Per lui, alla fine di una lunga indagine fatta anche di appostamenti degli investigatori in borghese, mercoledì scorso sono scattate le manette su richiesta della Procura di Roma, per violenza sessuale e stalking.


Arrestato lo chef molestatore terrore delle studentesse dell'università: così adescava le vittime

Dalla fine dell’anno scorso aveva preso di mira alcune giovani, avvicinate nei pressi di viale Marconi, Piramide e via Ostiense con la scusa di essere un famoso chef in cerca di collaboratrici. Il copione era sempre lo stesso: l’indagato individuava le proprie vittime in donne di giovane età e le approcciava quando si trovano da sole, per strada, all’uscita della metro o alla fermata degli autobus. Rivolgeva loro parola, con la scusa di chiedere informazioni oppure presentandosi direttamente come uno chef.
Per dare peso alle sue parole Mariano millantava di conoscere gli “stellati” Carlo Cracco e Antonino Cannavacciulo. Alle donne forniva anche il suo numero di cellulare, ovviamente falso.
Poi, in modo piuttosto repentino, il giovane passava dalle parole ai fatti, afferrando le vittime e tentando un approccio fisico.
 
La testimonianza
Una delle vittime, agganciata all’Ostiense racconta: «Ero vicino a un locale - ha detto agli inquirenti - quando mi si è avvicinato un ragazzo. Avevo le cuffiette e non ho capito bene cosa mi volesse dire. Poi ho compreso che voleva che pubblicizzassi il suo ristorante. Nel ringraziarmi mi si è avvicinato troppo. Ho avuto paura, ero sola. Lui mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio. Ho iniziato a gridare ed è fuggito».
Mariano a quanto si legge nell’ordinanza del gip era un molestatore seriale, sia fisico sia per telefono quando riusciva a carpire il numero delle sue vittime. Con il passare delle settimane soprattutto sui social era cominciata una campagna per mettere in guardia le giovani dal 23enne: su Istagram erano stati creati due gruppi in cui le giovani studentesse avevano caricato le foto dell’arrestato e pubblicato le sue generalità allo scopo di raccogliere le testimonianze delle ragazze che hanno vissuto esperienze simili e allertare altre giovani. Il suo identikit era stato in breve ricostruito e segnalato ai carabinieri sulla base delle segnalazioni di ragazze che intanto si moltiplicavano.
L'indagine

Per incastrarlo i carabinieri hanno anche messo in campo pattuglie in borghese. A inchiodarlo alla fine è stata anche una fotografia che lui stesso mostrava sempre alle vittime, in divisa da cuoco e con un aragosta in mano. Già a dicembre i carabinieri lo avevano individuato scoprendo che lavorava veramente in un ristorante romano, in via del Porto Fluviale. Nel suo telefonino, sequestrato dagli investigatori, erano stati scoperti decine di nomi di ragazze catalogati anche a seconda di alcune caratteristiche fisiche. Nonostante fosse stato già denunciato sempre per molestie, il 23enne ha continuato nelle sue attività di pedinamento e adescamento delle giovani, una delle quali è stata anche costretta a rapporti sessuali in un parco pubblico. Mercoledì scorso alla fine è scattato l’arresto, poi convertito in domiciliari. L’uomo, che ora dovrà difendersi dalle pesanti accuse a suo carico, è assistito dall’avvocato Romolo Chiriatti. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia