Sequestrato parcheggio dell'ospedale di Tricase: nei guai la suora e il sindaco

Sequestrato parcheggio dell'ospedale di Tricase: nei guai la suora e il sindaco
Ci sono i nomi di suor Margherita Bramato, del sindaco Antonio Coppola e del costruttore Francesco Saverio Cazzato nell’informativa inviata in Procura dai finanzieri della...

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Ci sono i nomi di suor Margherita Bramato, del sindaco Antonio Coppola e del costruttore Francesco Saverio Cazzato nell’informativa inviata in Procura dai finanzieri della Tenenza di Tricase sul sequestro del parcheggio dell’ospedale “Cardinal Panico”. Sì perché le fiamme gialle hanno bloccato i lavori per la creazione di 99 nuovi posti auto riservati ai dipendenti dell’ospedale, fra le vie D’Annunzio, Carducci ed Ariosto con un sequestro di iniziativa che ha avuto l’avallo del pubblico ministero di turno Donatina Buffelli.




Abusivismo edilizio è l’ipotesi di reato ravvisata dagli investigatori per almeno due ragioni: primo, è risultato completamente privo del permesso di costruire il fabbricato di 70 metri quadrati comprensiva anche dell’ufficio e dei servizi del custode del parcheggio. Secondo, la realizzazione dello stesso parcheggio non si sta attenendo al progetto per il quale fu l’Ufficio Tecnico del Comune di Tricase rilasciò il permesso di costruire il 16 settembre dell’anno scorso a suor Margherita nelle vesti di legale rappresentante della “Fondazione di culto e religione Cardinal Panico”.

Il provvedimento di sequestro per questo è stato notificato alla stessa suor Margherita, al sindaco Coppola nelle vesti di direttore dei lavori ed a Cazzato quale titolare dell’impresa Ideal Scavi incaricata di realizzare il nuovo parcheggio. Si è trattato, in pratica, di un sequestro-lampo: nella giornata di martedì scorso i finanzieri avevano fatto un sopralluogo nel cantiere e successivamente si erano presentati in Comune per acquisire il fascicolo del carteggio. L’analisi ed il raffronto su quanto constatato e quanto riportato nelle carte, li ha indotti ha bloccare i lavori per evitare che si continuasse a perpetrare gli abusi contestati.


E’ stato stabilito che l’Ufficio Tecnico comunale a settembre dell’anno scorso, mentre valutava la richiesta di rilascio di permesso di costruire, mise al corrente suor Margherita che i lavori fossero comunque già iniziati. Per quelle opere abusive il titolare della Ideal Scavi verso i 516 euro previsti dalla sanzione amministrativa comminata da Palazzo di Città. Pur con questo incidente di percorso i lavori iniziarono secondo le indicazioni del progetto originario. In corso d’opera arrivò la richiesta di variante che conteneva per la prima volta la presenza del fabbricato a servizio del custode che dovrà regolamentare l’accesso delle auto dei dipendenti del “Panico”. Nel frattempo, l’Ufficio Tecnico non ha rilasciato il permesso a costruire per quel fabbricato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia