Sorpresa dagli scavi per la fognatura: tre granai medioevali. La scoperta nel Salento

Sorpresa dagli scavi per la fognatura: tre granai medioevali. La scoperta nel Salento
Tre fosse granarie, ovvero dei granai, probabilmente di epoca medievale, sono venute alla luce nel corso dei lavori di scavo per la fogna bianca a Zollino, nel Salento. Domani,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tre fosse granarie, ovvero dei granai, probabilmente di epoca medievale, sono venute alla luce nel corso dei lavori di scavo per la fogna bianca a Zollino, nel Salento. Domani, lunedì 26 settembre, una commissione di esperti della Soprintendenza Archeologica di Lecce arriverà in paese per valutare l’importanza delle scoperte venute alla luce. Passaggio necessario per rilasciare il nulla osta e continuare gli scavi della fogna, magari suggerendo la protezione dei reperti venuti alla luce, o proseguire con i lavori di scavo. 

Le prospettive

Probabilmente, considerata l’ubicazione dei reperti a bordo della strada, non è infatti escluso che, procedendo a scavare, siano rinvenute altre analoghe ed importanti scoperte. Non tutti i pareri, però, sono concordi. Alcuni specialisti ritengono che si tratti solo di una vecchia cisterna per la raccolta di acqua piovana. Al momento, la profondità delle fosse venuta alla luce è di circa un paio di metri e farebbe pensare ai granai medievali. Intanto, i lavori, come impone la legge, sono stati subito sospesi e l’area interessata completamente transennata per evitare sia danni alle persone che agli stessi reperti. Una decisione presa dall’archeologo delegato dalla Soprintendenza, sempre presente sul posto, proprio allo scopo di evitare che i reperti storici venuti alla luce, come in questo caso, non vengano stimati per il loro giusto valore. L’intervento in atto interessa la strada principale del paese, una delle più antiche, via Vittorio Emanuele II. Motivo per cui ci sono anche inevitabili disagi alla circolazione. Interruzione necessaria per concludere i lavori di fogna bianca (previsti in questa zona del paese), il cui finanziamento complessivo ammonta a settecentomila euro.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia