Sanità leccese, code lunghissime per le visite. Rossi ai sindacati: «Chiederemo aiuto alle strutture private»

Sanità leccese, code lunghissime per le visite. Rossi ai sindacati: «Chiederemo aiuto alle strutture private»
Dieci mesi d'attesa per una prima visita cardiologica, oltre 8 per una prima visita endocrinologica e sino a 15 mesi d'aspettativa per una risonanza magnetica di encefalo...

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Dieci mesi d'attesa per una prima visita cardiologica, oltre 8 per una prima visita endocrinologica e sino a 15 mesi d'aspettativa per una risonanza magnetica di encefalo e tronco encefalico, giunzione cranio spinale e relativo distretto vascolare senza e con Metodo di contrasto. Ed ancora 267 giorni per una prima visita oculistica 218 per una mammografia.


I dati, che scandiscono il passo a rilento nelle strutture sanitarie dell'Asl Lecce, nella gestione delle prestazioni programmate (P) con limite d'attesa fissato a 120 giorni dalla data di prenotazione, emergono dal report regionale sulle liste d'attesa (dati relativi al periodo campione dal 4 all'8 aprile scorso). Un quadro complesso su cui i sindacati leccesi del comparto sanità di Cgil, Cisl e Uil, e il commissario dell'azienda sanitaria locale, Stefano Rossi, sono tornati ieri a confrontarsi nel tavolo tecnico convocato nella sede della Direzione Generale della Asl, alla presenza del Responsabile Unico Liste di Attesa, Cosimo Esposito. Un nuovo incontro è stato fissato per il prossimo 3 agosto.

La promessa di Rossi

«Incontro costruttivo che ci ha permesso di aggiornare la questione delle liste d'attesa che merita grande attenzione» ha commentato il commissario Rossi al termine dell'incontro. «Due sono le direttrici su cui ci muoveremo principalmente: monitorare meglio le agende ospedaliere per ottimizzare i tempi d'attesa e lavorare sinergicamente con il privato accreditato, valorizzando però il ruolo di committente che spetta alla sanità pubblica». Confronto accolto positivamente anche dai segretari Cigl, Cisl e Uil: Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Mauro Fioretti. «Per poter arginare i ritardi fino ad oggi rilevati bisogna dare risposte secondo principi di prossimità alle richieste dei cittadini ed in particolare a quelle relative alle malattie croniche, anche mediante il coinvolgimento dei medici di medicina generale e implementare le agende di prenotazione. I dati che a breve saranno forniti dalla Direzione Generale saranno di certo utili ad una interlocuzione di dettaglio nella giornata del 3 agosto, data convenuta per la riconvocazione del tavolo».
 

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Quotidiano Di Puglia