Sanità, favori e assunzioni: chiesto il rinvio a giudizio per Ruggeri e altri 22

Sanità, favori e assunzioni: chiesto il rinvio a giudizio per Ruggeri e altri 22
Il pm della procura di Lecce, Alessandro Prontera, ha chiesto il rinvio a giudizio di 23 persone nell'ambito dell'inchiesta su sanità, favori e assunzioni collegata...

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Il pm della procura di Lecce, Alessandro Prontera, ha chiesto il rinvio a giudizio di 23 persone nell'ambito dell'inchiesta su sanità, favori e assunzioni collegata alla figura dell'ex senatore e consigliere regionale Totò Ruggeri.  Gli imputati, uno in meno rispetto all'avviso di conclusione delle indagini, dovranno comparire dinanzi al gup Sergio Tosi il prossimo 19 dicembre, nell'aula bunker. 


Nell’ordinanza di custodia cautelare dello scorso 7 luglio, a firma del gip Simona Panzera, erano riportati i nomi 20 persone. La richiesta di rinvio a giudizio è stata emessa, oltre a  Ruggeri, per l’ormai ex dg della Asl, Rodolfo Rollo. Poi suor Margherita Bramato. Quindi Ermenegildo Antonio Renna, Luigi Marzano, Vito Caputo, Silvia Palumbo, Antonio Michele Adamo, Elio Vito Quarta, Giantommaso Zacheo, Giuliana Lecci, l'ex sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, Emanuele Maria Maggiulli, il sindaco di Scorrano Mario Pendinelli, Roberto Aloisio, l’ex consigliere regionale Mario Romano, Carmelo Massimiliano Romano, Antonio Greco, Graziano Musio, Luigi Antonio Tolento, Antonio Specchia, Fabio Marra, Paolo Vantaggiato.

Le indagini

Le indagini sono state condotte dai finanzieri di Otranto. Le accuse genericamente riassunte raccontano di un giro di corruzione per ottenere assunzioni nella sanità, nelle aziende private, nell’Arneo ed anche per favorire l’accreditamento di società nel sistema sanitario. Ci sono ipotesi di corruzione elettorale. E poi anche altre questioni, come i presunti favori per l’assunzione del figlio del direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, dimessosi dopo la notifica dell’avviso di garanzia e ora destinatario di una misura interdittiva della sospensione dall'incarico di direttore di distretto per un anno, misura che è stata impugnata al Riesame, dove l'udienza è fissata il 25 novembre prossimo.

 

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Quotidiano Di Puglia