Lecce, il sindaco si dimette e anticipa il centrodestra pronto a firmare per la sfiducia. Elezioni a maggio

Lecce, il sindaco si dimette e anticipa il centrodestra pronto a firmare per la sfiducia. Elezioni a maggio
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha rassegnato le dimissioni dopo l'approvazione della manovra. Dietro l'angolo le elezioni: il ritorno alle urne è per il 26...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha rassegnato le dimissioni dopo l'approvazione della manovra. Dietro l'angolo le elezioni: il ritorno alle urne è per il 26 maggio.

La decisione è maturata in queste ore e la mossa del primo cittadino anticipa quella del centrodestra che aveva preparato le 17 firme per sfiduciarlo fissando un appuntamento con il notaio per il primo pomeriggio. E così è stato: alle 16 in conferenza stampa Salvemini ha annunciato le dimissioni e negli stessi minuti il centrodestra formalizzava le firme. Un atto, quest'ultimo, che dovrebbe tagliare la testa al toro in modo definitivo: quando le 17 firme saranno depositate verranno meno i 20 giorni che lo stesso Salvemini avrebbe avuto a disposizione per ripensarci. Risultato: si andrà dritti alle elezioni.
"Non ho ancora deciso per il mio futuro": queste le parole di Salvemini alla domanda se si ricandiderà come sindaco alle elezioni. E poi lui stesso, indicando il vicesindaco Alessandro Delli Noci, assessori e consiglieri che gli stavano accanto, ha aggiunto: "Questa è una squadra pronta a tornare in campo".

La manovra di salvataggio è stata approvata questa mattina con 15 voti favorevoli e 16 astenuti. Salvemini in aula ha ripercosso le tappe del suo mandato, soffermandosi sull'accordo con Prima Lecce  - il gruppo formato dai tre consiglieri del centrodestra che avevano stretto con lui il patto per la città - e spiegando le ragioni che lo avevano portato ad allargare la maggioranza nonostante l'anatra zoppa determinata dalla sentenza del Consiglio di Stato.

Sull'altro fronte, invece, il centrodestra che si è astenuto insieme con Prima Lecce, rispettando le previsioni della vigilia: un voto che ha riunito insieme i partiti di opposizione e la civica martiana di Antonio Finamore e di cui fanno parte anche le consigliere Calò e Paola Gigante.



  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia