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Un cervone enorme (nome scientifico Elaphe quatuorlineata) risvegliato dalla sua latenza invernale dalla benna di una ruspa, impegnata a ripulire le campagne dagli scheletri degli ulivi ammalati di xylella.
E' l'immagine plastica della distruzione del paesaggio e della biodiversità causata dal batterio e dall'incuria dell'uomo nel Salento e in Puglia. L'immagine di questo splendido esemplare è stata condivisa dalla pagina Facebook “Pro Ruffano”, comune dove il cervone - che può arrivare fino a 2 metri e mezzo di lunghezza - è stato ritrovato, in località Brancaccia.
«È un serpente diurno, terricolo, molto agile in arrampicata, a volte si può trovare sugli alberi, su arbusti o sulla sommità di vecchi muri. Non è molto veloce, ma sa essere un buon nuotatore» spiegano gli amministratori della pagina social.