Avrebbe picchiato e offeso la compagna, con insulti quotidiani. L’avrebbe anche costretta a subire atti sessuali durante la lunga relazione, aggredendola in caso di rifiuto. Con l’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale è stato condannato a otto anni, al termine di un processo con rito abbreviato, un uomo originario di un piccolo comune del Salento. Alcune vessazioni, tra l’altro, stando a quanto rappresentato, si sarebbero verificate in presenza dei figli minori.

La sentenza

La sentenza è stata emessa ieri dal gup Angelo Zizzari. A indagare sui fatti e a sostenere l’accusa il pm Massimiliano Carducci. L’uomo è stato assistito dall’avvocato Massimo Bellini. Secondo le contestazioni le avrebbe spesso ripetuto frasi sul genere, «non vali niente». Avrebbe agito in più circostanze sotto l’effetto di alcol e droga. Avrebbe quindi «abusato dello stato di sopraffazione e violenza» ingenerato tra le mura domestiche. La donna ha sporto denuncia querela nel 2021. Ieri si è concluso il processo in primo grado. La difesa ora potrà proporre appello.