Salento, sospensione di 20 giorni alla discoteca: in una rissa, una minorenne finì in ospedale

Salento, sospensione di 20 giorni alla discoteca: in una rissa, una minorenne finì in ospedale
Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce hanno notificato il provvedimento di sospensione per 20 giorni della licenza di pubblico...

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Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce hanno notificato il provvedimento di sospensione per 20 giorni della licenza di pubblico spettacolo al titolare di una nota discoteca di Maglie. Il provvedimento del Questore di Lecce di chiusura temporanea è stato adottato al termine di una attività di accertamenti per chiarire un episodio accaduto la notte del 27 novembre, anche a seguito della querela presentata il 14 dicembre da una ragazza minorenne, rimasta ferita nel corso dei disordini verificatisi nella predetta discoteca, riportando una frattura cranica.

I fatti

La ragazza era stata gravemente ferita alla testa, colpita da una bottiglia di vetro, lanciata con violenza nel corso di tafferugli da una persona non identificata. La vittima, trasportata d’urgenza presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, era rimasta ricoverata per alcuni giorni, per poi essere dimessa con una prognosi di 20 giorni.

Sono state ascoltate persone presenti in quella occasione e dalle testimonianze acquisite, quanto accaduto, di per sé già di estrema gravità, non costituirebbe il gesto isolato di uno sconsiderato, ma si inquadrerebbe in un contesto di più ampia turbativa della pubblica incolumità. In ordine a tali eventi sono tuttora in corso indagini per l’individuazione dei soggetti coinvolti nella rissa.

Nel corso dell’anno, la licenza di pubblico spettacolo del predetto esercizio era stata già sospesa in altre due occasioni, ad aprile e lo scorso ottobre, per fatti analoghi consistenti in risse e violente aggressioni, nel corso delle quali alcuni dei soggetti coinvolti hanno riportato lesioni personali. Anche in questa occasione, come nelle altre, non vi è stata alcuna collaborazione degli organizzatori con le forze dell’ordine: non è pervenuta alcuna telefonata ai numeri di pronto intervento, tanto che dell’episodio si è venuti a conoscenza solo successivamente, a seguito della querela presentata dalla vittima.

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Quotidiano Di Puglia