Salento, scarcerato dopo l'accusa di maltrattamenti: «È lui a subire soprusi dalla moglie»

Salento, scarcerato dopo l'accusa di maltrattamenti: «È lui a subire soprusi dalla moglie»
Scarcerato, ma con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, il 44enne di Ugento che nei giorni scorsi era stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti...

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Scarcerato, ma con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, il 44enne di Ugento che nei giorni scorsi era stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. L’uomo, difeso dagli avvocati Alberto e Alessandro Ghezzi, è riuscito a riottenere la libertà dal Tribunale del Riesame di Lecce, al quale i legali si sono rivolti per contestare l’arresto eseguito dai carabinieri della stazione di Ugento: «È stato lui - hanno spiegato - a subire soprusi dalla moglie».

I militari avevano arrestato l’uomo al termine di un lungo periodo di indagini e di verifiche culminato con un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Laura Liguori su richiesta del pubblico ministero Erika Masetti.

L'accusa

L’accusa era di aver perpetrato ripetuti maltrattamenti nei confronti della moglie, conditi da insistenti richieste di denaro perduranti nel tempo. Gli episodi, stando a quanto documentato dai militari, erano andati avanti per diversi anni. Il 44enne - che nei giorni precedenti all’arresto aveva anche minacciato il suicidio e, per questo, era stato sottoposto a cure mediche - era stato raggiunto dai militari e portato in carcere. Nella richiesta di scarcerazione, gli avvocati hanno sostenuto che l’intero impianto accusatorio era basato esclusivamente sulle dichiarazioni rese dalla parte offesa, ma senza nessun riscontro documentale o testimoniale.

Anche il 118, intervenuto in un’occasione, avrebbe rilasciato alla donna una scheda paziente senza alcun giorno di prognosi. Contestata anche l’accusa di estorsione, in quanto, affermano gli avvocati, l’unica fonte di sostentamento della famiglia era proprio il lavoro del 44enne. Anzi, proseguono i legali, sarebbe stato proprio l’uomo a subire richieste di denaro dalla donna. Circostanza, aggiungono, confermata in una sentenza di non luogo a procedere nei confronti della donna, che dal marito era stata denunciata. In quell’occasione, la denuncia era stata ritirata: da qui la sentenza di non luogo a procedere. I legali hanno inoltre ricordato che la donna era stata imputata anche per lesioni personali e minacce a danno del marito ma, anche in quel caso, il 44enne aveva poi ritirato le querele «per il quieto vivere». I legali hanno basato su questi e altri elementi la loro istanza di scarcerazione. La richiesta è stata accolta dal Tribunale del Riesame, che contestualmente ha però imposto all’uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.

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Quotidiano Di Puglia