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Rustici e pasticciotti a peso d'oro e il caro vita non risparmia neanche i prodotti gastronomici più cari ai leccesi. I salati e i dolci più tipici del Salento finiscono nel tritacarne di una crisi svilente. Tradizioni culinarie che da sempre stuzzicano i palati dei cittadini e le curiosità dei turisti, ma i rincari delle materie prime e l'impennata dei costi di luce e gas hanno costretto baristi e pasticceri ad aumentare i prezzi delle leccornie più rappresentative del territorio.
I prezzi in città
Al Caffè Incontro in viale della Libertà il pasticciotto classico è salito da 1,20 a 1,50 euro, mentre al Bar Raphael in via Imbriani il prodotto tipico è aumentato di 10 centesimi (da 1,40 a 1,50). I prezzi variano in base ai quartieri del capoluogo e alle spese di ogni singola attività, ma per tanti operatori del settore i ritocchi dei tariffari - raccontano - sono stati quasi obbligati. Effetti di una crisi nella crisi giunta al tramonto della pandemia che sta mettendo in ginocchio un comparto molto vasto.
E anche in centro storico i prezzi lievitano. Alla pasticceria Natale in via Salvatore Trinchese, pasticciotti e rustici costano rispettivamente 1,80 e 2,30 euro. «Siamo costretti a vendere sia rustici che pasticciotti a 50 centesimi in più rispetto a qualche tempo fa - spiega Lina Natale -.
Prezzi più contenuti in piazza Mazzini, ma i ritocchi al Baldieri Dolce & Salato non mancano. «Stiamo attendendo una bolletta della luce che dovrebbe aggirarsi intorno ai 6mila euro - dice alla cassa Alessandra Lombardi -. Dinanzi a certi esborsi ci siamo limitati ad intervenire sui prezzi in maniera sensibile. Infatti il rustico costa 1,80 euro e il pasticciotto 1,50. Solo 20 centesimi in più per entrambi i prodotti rispetto a prima».
Lo scotto dei rincari ha prodotto i medesimi effetti anche presso il bar Pacamara in via Nazario Sauro. «Tutti gli ingredienti sono aumentati alle stelle - dice Daniele Quarta -. Dal latte al caffè passando per la farina e le uova. E ora da noi il rustico costa 2 euro e il pasticciotto 1,50. Solo 20 centesimi in più che rappresentano un'inezia in base alle spese gonfiate di cui dobbiamo sobbarcarci. Non ce la siamo sentita di alzare eccessivamente i prezzi perché teniamo troppo alla nostra clientela e abbiamo lavorato sodo per crearcela, ma spero che questo brutto periodo finisca il prima possibile».
I pasticciotti messi in bella vista presso Le Vigne Di Sammarco - Wine Bar & Shop in via Stampacchia sono rimasti a 1,40 euro, ma il rustico è schizzato a 2,20 euro. «Da noi è aumentato solo il rustico e stiamo facendo i salti mortali per mantenere questi prezzi al netto delle spese», afferma Simone Spagnolo.
C'è chi riesce ancora a difendersi dal caro prezzi
In città però c'è ancora chi prova a tenere botta nonostante la scure dei rincari. «Da un anno e mezzo circa il pasticciotto resta a 1,20 euro e il rustico a 2 - dichiara Lorenzo De Salvo della pasticceria Chantilly Since 1977 in piazza Ludovico Ariosto -. Nonostante l'aumento delle materie prime abbiamo lasciato i prezzi invariati per non perdere la clientela e proveremo a mantenerli».
«Il nostro rustico costa 2 euro da sempre - prosegue Prem Jangir di Magna Magna in via Salvatore Trinchese -. Le spese aumentano ma dobbiamo continuare a resistere per non far scappare i nostri clienti».
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Quotidiano Di Puglia