"No all'eolico selvaggio": la manifestazione contro le 21 torri nel nord Salento

"No all'eolico selvaggio": la manifestazione contro le 21 torri nel nord Salento
Un sit-in di protesta contro il progetto dei due parchi eolici nel nord Salento. "Fermiamo lo sfregio del nostro territorio»: questo il messaggio della...

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Un sit-in di protesta contro il progetto dei due parchi eolici nel nord Salento. "Fermiamo lo sfregio del nostro territorio»: questo il messaggio della mobilitazione svoltasi questa mattina nelle campagne di Veglie, nei pressi del Borgo di Monteruga, e organizzata dal Movimento Regione Salento insieme con altre associazioni per dire no alla costruzione nei territori di Salice Salentino e Veglie - con opere di connessione a Guagnano, San Pancrazio, Avetrana ed Erchie – di 21 torri eoliche di oltre 200 metri di altezza. Un doppio progetto facente capo alle società Iron Solar ed Enel Green Power e per il quale è stata avviata la procedura di Valutazione di impatto ambientale al ministero dell'Ambiente.

 

La manifestazione a Veglie

«Siamo stanchi che il nostro territorio sia depredato, sfregiato, abusato e violentato dalle multinazionali delle cosiddette energie rinnovabili che continuano a individuare il Salento e la Puglia come fonte di reddito»: così si è espresso Paolo Pagliaro, presidente di  MrS e consigliere regionale capogruppo de La Puglia Domani, criticando la scelta della localizzazione. E lo stesso Pagliaro ha aggiunto: «La domanda è sempre la stessa: perché sfregiare i terreni agricoli fertili? Perché rovinare e avvelenare la storia contadina e vitivinicola? Noi siamo per le energie rinnovabili, ma non in questo barbaro modo. Nessuna contrarietà alle fonti di energia rinnovabile, ma non a discapito del patrimonio agricolo e turistico del Salento, con strutture da collocare, piuttosto, nelle aree già degradate – una su tutte Cerano – che già ospitano strutture di simile livello e tipologia». 

 

I sindaci in campo

 

Alla manifestazione hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali. «Utilizzare le aree del nostro patrimonio agricolo -  ha detto il sindaco di Veglie, Claudio Paladini – vuol dire dare uno schiaffo ai nostri avi e ai loro sacrifici immensi che hanno reso il nostro un territorio produttivo». Per Fernando Leone, consigliere provinciale del Movimento Regione Salento, ha chiesto che venga attivato «un colloquio forte con il ministro Cingolani, affinché le cose possano andare in un’altra direzione, nella direzione che noi tutti ci auspichiamo». «Una vera e propria minaccia per la nostra identità turistica e agricola»: così ha definito il mega parco eolico Gianluca Zizzo, presidente dell’associazione "L’Ambiente che vogliamo" di San Pancrazio Salentino". Roberto Nitto, consigliere comunale di Novoli, ha ribadito «la necessità di una transizione ragionata e ancorata al territorio». 

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Quotidiano Di Puglia