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Un gioco stupido in danno di un 19enne disabile. Il gioco della "sedia": in due a lanciare in aria il ragazzino, per poi farlo precipitare con la faccia per terra. Il tutto filmato con gli immancabili smartphone. I fatti risalgono all'ottobre del 2021 e si verificarono a Merine, frazione di Lizzanello.
In cinque rischiano il processo
Ora cinque ragazzi, all'epoca minorenni, hanno ricevuto dal pm della procura dei minori, Maria Rosaria Micucci, un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
L'accusa
Secondo l'accusa due dei cinque indagati (che oggi hanno tra i 17 e i 18 anni), trascinarono il ragazzo "nonostante i rifiuti opposti" e lo costrinsero a sottoporsi al gioco: braccia intrecciate in modo da formare un piano orizzontale su cui fu fatta sedere la vittima. Poi effetto catapulta, con spinta alle spalle. L'adolescente finì in avanti per alcuni metri, urtando contro i gradini dell'anfiteatro di Merine, riportando la rottura di denti e gengive e del labbro superiore. A tutti è contestata l'aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi: "mero divertimento personale, consapevoli dello stato di disabilità della vittima", con crudeltà e approfittando di una circostanza in grado di ostacolare la privata difesa. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Raffaele Benfatto, Davide Pastore, Silvio Giardiniero, Carlo Sariconi, Salvatore Dadive Pierri e Vincenzo Perrone. Alcune posizioni sono state stralciate e archiviate.
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