Lupara bianca, testimone chiave dell'omicidio Pagano non si presenta in aula

Tribunale di Lecce
Aveva scritto alla Dda annunciando forti rivelazioni: un testimone chiave aveva annunciato di conoscere i nomi degli assassini di Giuseppe Pagano. Ma oggi non si è...

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Aveva scritto alla Dda annunciando forti rivelazioni: un testimone chiave aveva annunciato di conoscere i nomi degli assassini di Giuseppe Pagano. Ma oggi non si è presentato in aula per testimoniare in processo.

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La lettera del testimone alla Dda

Dopo aver annunciato nei mesi scorsi in una lettera alla Dda di sapere chi ha ucciso 32 anni fa Giuseppe Pagano, oggi ha disertato l'aula e il giudice ha disposto il suo accompagnamento coattivo fissando per il prossimo 17 ottobre l'udienza in cui sarà ascoltato.

È accaduto nel processo in corso a Lecce davanti al gup Simona Panzera sulla morte di Giuseppe Pagano, di Copertino (Lecce) - ucciso nell'ambito di una guerra di mala, secondo le ipotesi investigative - e il cui corpo non è stato mai trovato. Il testimone chiave che oggi non si è presentato è il figlio di un pentito salentino, esponente di spicco della Sacra corona unita.

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Avrebbe dovuto parlare dalla località protetta dove vive da quando era un ragazzino, perché nei mesi scorsi ha inviato un memoriale alla Dda di Lecce dicendo di essere pronto a testimoniare sul caso e spiegando che le persone coinvolte nell'omicidio sarebbero altre rispetto agli imputati attuali.

Al momento sono accusati di essere stati i mandanti dell'omicidio Giovanni De Tommasi, 61 anni, di Campi Salentina; Claudio Conte, 51 anni, di Copertino, e Antonio Pulli, 66 anni di Veglie; mentre Antonio De Nicola, 69 anni, di Brindisi, è accusato di essere l'esecutore materiale. Per loro è stato chiesto l'ergastolo. Le indagini sulla scomparsa di Giuseppe Pagano sono state riaperte nel 2019 dopo che sua sorella si è opposta all'archiviazione. Pagano sarebbe stato sparato alla testa e poi il suo corpo sarebbe stato fatto a pezzi.

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Quotidiano Di Puglia