Turismo e affari: pressioni su sindaco e politici per orientare decisioni e voto

Pressioni sugli amministratori, e sul sindaco di Gallipoli Stefano Minerva. Pressioni che non avrebbero mai trovato sponda, per lo meno non riguardo all'azione del primo...

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Pressioni sugli amministratori, e sul sindaco di Gallipoli Stefano Minerva. Pressioni che non avrebbero mai trovato sponda, per lo meno non riguardo all'azione del primo cittadino. Ma indirizzate a "orientare" l'attività politica e amministrativa in modo che si dirigesse verso gli interessi dei privati. Degli imprenditori.

Le indagini 


È la contestazione principale della maxi inchiesta su una serie di presunte condotte illecite, in quel di Gallipoli, riassunta nell’accusa di associazione per delinquere di cui rispondono Cesario Faiulo, Emanuele Piccinno, Salvatore Corrado in concorso con una quarta persona. 
Da un lato il «consolidamento del potere economico imprenditoriale», dall’altro la «capacità di condizionamento dall’interno dell’azione amministrativa del Comune di Gallipoli». 


Anche - è specificato - attraverso «lo spostamento di pacchetti di voti in grado di determinare le maggioranze in occasione delle tornate elettorali amministrative, costituenti obiettivo e contestualmente strumento fondamentale per la realizzazione degli investimenti economici dello stesso Faiulo, come di Piccinno, implementando la forza economica sul territorio salentino, tramite modalità illecite di bulimizzazione delle attività commerciali del territorio gallipolino». Secondo il pm Alessandro Prontera, «in spregio agli strumenti urbanistici vigenti e alla normativa di tutela del paesaggio». 

Le informazioni riservate diffuse alle forze di polizia 


Sullo sfondo, ma come ingranaggi fondamentali del meccanismo, a parere degli investigatori, la rete di informazioni riservate che sarebbero state diffuse dagli appartenenti alle forze dell’ordine. 
Salvatore Corrado (difeso dall’avvocato Silvio Verri, mentre Faiulo e Piccinno sono assistiti dall’avvocato Ladislao Massari), luogotenente dei carabinieri, sarebbe stato uno «stabile presidio interno all’amministrazione della giustizia». Avrebbe avuto la capacità di penetrarne i gangli più delicati, come dice la Procura della Repubblica di Lecce, per carpire informazioni riservate nell’ambito di procedimenti penali e correlate indagini a loro carico attivate», rivelando così informazioni segrete.
In questo scenario, ruolo di capo e promotore è attribuita a Faiulo, che sarebbe intervenuto, «anche personalmente», è specificato, per indirizzare in termini favorevoli la conclusione delle procedure amministrative di suo interesse». 

Pressioni sul sindaco


Avrebbe anche esercitato «costanti pressioni» sul sindaco Stefano Minerva per orientare l’attività amministrativa anche attraverso contatti con consiglieri comunali (si parla dell’anno 2019), come Cosimo Giungato e Caterina Fiore. Avrebbe paventato anche «strumentali minacce di denunce», facendo intendere di poter disporre delle forze dell’ordine, è l’ipotesi accusatoria, per determinare la chiusura di altri locali. 
Che le pressioni esercitate abbiano poi avuto l’esito sperato, non è stato dimostrato. Non nel caso di Minerva, per lo meno. Nella narrazione, infatti, affiora la sua estraneità ad azioni che potessero comportare un vantaggio per gli imprenditori. In un caso si dice chiaramente che Minerva non avrebbe assecondato alcuna richiesta. Nel novero delle conversazioni intercettate, poi, ce n’è una in cui è Piccinno a parlare con il sindaco delle sue dimissioni da consigliere. Viene specificato che si è trattato di una scelta volontaria di Piccinno che invece sostiene di essere stato mandato a casa, come in altri casi analoghi avvenuti in diversi Comuni della provincia. 


A Piccinno viene ritenuto una sorta di “tessitore” di rapporti. Colui il quale sarebbe stato in grado di «condizionare l’esercizio dell’azione amministrativa in favore degli interessi del dominus Faiulo, strumentalizzando le relazioni istituzionali maturate con pubblici ufficiali». Riuscendo infine a garantirsi «una rete di protezione degli interessi propri».


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Quotidiano Di Puglia