Dazn e Netflix senza pagare: otto indagati per i decoder taroccati

Decoder sequestrati dalla guardia di finanza
Otto salentini nella rete della guardia di finanza di Piacenza nell’ambito di un’indagine sull’utilizzo del “pezzotto Tv”. Gli indagati, sono...

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Otto salentini nella rete della guardia di finanza di Piacenza nell’ambito di un’indagine sull’utilizzo del “pezzotto Tv”. Gli indagati, sono ritenuti i presunti responsabili della vendita in Salento di decoder taroccati per vedere programmi televisivi delle pay tv senza corrispondere il relativo canone alle società Sky, Dazn, Mediaset Infinity; Amazon; Netflix; Mediaset Premium; Eleven Sports e la Walt Disney Company oltre che a Telecom (altra persona offesa). Inoltre, in casa di uno degli indagati, sono stati rinvenuti e sequestrati 55mila euro in contanti. Indagini in corso anche sull’acquisto di 4 immobili.

Il fascicolo della procura di Lecce

Nel fascicolo, coordinato dalla pm Maria Consolata Moschettini, compaiono i nomi di un 35enne di Lecce; di due 58enni, il primo originario di Surbo e il secondo residente a Lecce; di un 31enne di Surbo; di un 61enne residente ad Alessano. Ed ancora altri 3 uomini di Alessano, un 27enne, un 44 sempre e un 40enne.
Il gruppetto, secondo gli inquirenti, aveva trovato il modo di “clonare” i sistemi originali per garantirsi la visione di partite di calcio, eventi sportivi e non solo: anche film, serie tv, cartoni animati. Ipotesi su cui la pm Moschettini ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile, affidato al consulente Silverio Greco, per eseguire copia forense della memoria dei dispositivi sequestrati. La verifica dovrebbe consentire di analizzare i dispositivi e se attraverso questi sia stata garantita a più utenti la decodificazione delle trasmissioni sui canali a pagamento.
Due degli indagati, difesi dai legali Paolo Cantelmo, Valentina Dell’Anna e Marcello Trenta, si sono affidati anche alla consulenza dell’ingegnere Luigina Quarta. Per Sky Italia, invece, l’ingegnere Antonio Verardo.

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Quotidiano Di Puglia