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Voleva andare a scuola come tutti i suoi coetanei, ma lo zio - a cui era stato affidato dopo la morte della madre - lo ha costretto ad andare a lavorare. Così lui, un adolescente straniero che vive in un paese della provincia di Lecce, ha raggiunto (con l'aiuto di Google maps) la sede della Procura per i minori di Lecce e ha denunciato la famiglia. Immediatamente è scattato un provvedimento d’urgenza che ne disposto l’allontanamento dalla casa familiare. Ora può tornare a scuola insieme ai suoi compagni.
La storia
La storia arriva dal Salento, in un paese a nord di Lecce, dove un 15enne pensava di poter vivere una vita normale simile a quella dei suoi coetanei: andare scuola, fare sport, divertirsi e uscire.
Non condividendo l'imposizione da parte del parente, il 15enne ha così cercato su Google Maps la sede della Procura per i minori e l'ha raggiunta prendendo un treno e arrivando a Lecce chiedendo di essere ascoltato.
Gli inquirenti una volta ascoltata la storia del ragazzino sono risaliti allo zio - tutore del giovane - e hanno firmato un provvedimento d’urgenza disponendo appunto l’allontanamento dalla casa familiare. L’adolescente è stato quindi trasferito in una nuova località e ha ripreso in mano la sua vita senza dover rinunciare ai propri sogni.
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