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Annullata dalla Corte di Cassazione l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Lecce che il 9 settembre respinse la richiesta di revocare la misura che teneva agli arresti domiciliari dal 7 luglio l’ex assessore regionale al Welfare, l’imprenditore Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Lecce. Annullamento con rinvio al Riesame per un nuova valutazione che dovrà tenere conto delle indicazioni che riporteranno le motivazioni della stessa Cassazione attese per i prossimi giorni. Ieri sera giudici della sesta sezione hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati difensori Salvatore Corrado e Giuseppe Fornari, con il parere contrario del sostituto procuratore generale che dopo mezz’ora di requisitoria ha chiesto il mantenimento della misura cautelare.
La difesa
La difesa ha puntato tutto sull’attualità di quella misura emessa dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Simona Panzera, su richiesta del pubblico ministero Alessandro Prontera nelle vesti di titolare dell’inchiesta condotta con i finanzieri della compagnia di Otranto su una serie di corruzioni per ottenere assunzioni nella sanità, nelle aziende private, nell’Arneo ed anche per favorire l’accreditamento di società private nel sistema sanitario.
Nessun incarico
Ruggeri intanto resta ai domiciliari, la decisione della Cassazione è di annullamento con rinvio per un nuovo giudizio sulle esigenze cautelari. Non è un annullamento secco. La difesa si è riportata alla medesima situazione prospettata a settembre ai giudici del Riesame: quale sarebbe stato il pericolo di reiterazione dei comportamenti contestati se intanto Ruggeri non aveva più alcun incarico politico ed aveva anche dato le dimissioni da componente del consiglio di amministrazione dell’Aqp? Da quell’incarico assunto al termine dell’esperienza nella giunta regionale?
Parere contrario era stato dato dal pubblico ministero Prontera sul presupposto che l’inchiesta avesse dimostrato una particolare capacità e predisposizione di Ruggeri a condizionare i destini delle persone e le scelte delle amministrazioni pubbliche, anche grazie ad una fitta rete di conoscenze. Le motivazioni dell’ordinanza della Cassazione valuteranno anche questo aspetto.
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Quotidiano Di Puglia