Rubati due camion: pericolo di assalti ai portavalori. Il questore scrive ai vigilantes

Rubati due camion: pericolo di assalti ai portavalori. Il questore scrive ai vigilantes
Di per sé, quello di due camion dotati di gru potrebbe essere liquidato come un banale furto, per quanto il “bottino” sia di valore sostanzioso: 250mila euro....

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Di per sé, quello di due camion dotati di gru potrebbe essere liquidato come un banale furto, per quanto il “bottino” sia di valore sostanzioso: 250mila euro. Invece, l’ultimo episodio avvenuto nella zona industriale di Lecce - per altro un’area di frequente presa di mira dai ladri - desta non poche preoccupazioni.


Tant’è che il questore Leopoldo Laricchia nei giorni scorsi ha inviato un messaggio di allerta a tutti gli istituti di vigilanza della provincia, chiedendo di segnalare alle forze dell’ordine, con particolare solerzia, i furti di mezzi pesanti oppure la presenza di persone e veicoli sospetti. Il motivo è chiaro: autocarri di questo tipo potrebbero essere utilizzati, come già avvenuto anche nel recente passato, per bloccare una strada e compiere un assalto ai portavalori. L’allarme è particolarmente alto, viste le due tentate rapine avvenute tra gennaio e febbraio lungo la direttrice Lecce-Brindisi. A poca distanza, tra l’altro, dal luogo di questo furto.

In questo caso, ad essere sottratti da uno dei tre capannoni della Vetreria del Salento Srl, azienda che commercia all’ingrosso vetri e cristalli e che ha la sua sede su viale Francesco Marzano, sono stati due grandi camion Iveco Stralis di colore bianco, entrambi muniti di gru, insieme con un carico di materiale in vetro Il furto sarebbe avvenuto mercoledì sera attorno alle 22. I ladri per entrare hanno praticato un foro nella saracinesca del capannone centrale, facendo scattare più volte l’allarme, nonostante i sensori fossero stati oscurati. Ma i vigilantes non avrebbero scorto i segni dell’effrazione. Ad accorgersi del furto sono stati i titolari, che hanno poi fatto denuncia ai carabinieri della stazione di Santa Rosa: le indagini si annunciano complicate in quanto il capannone non era dotato di un sistema di videosorveglianza. Per l’azienda, intanto, una perdita che si aggira intorno ai 250mila euro.

Ma la preoccupazione più grande è data dal possibile utilizzo che i malviventi che hanno agito l’altra notte potrebbero fare dei due autoarticolati: mezzi ingombranti, difficili da nascondere e anche da spostare da un luogo a un altro. Così, il questore Laricchia ha chiesto agli istituti di vigilanza di alzare il livello di allerta e di incrementare la già puntuale collaborazione con le forze di polizia. Nella circolare, il questore chiede espressamente ai titolari degli istituti di istruire le guardie giurate dipendenti affinché mantengano stretti contatti con le proprie centrali operative, segnalando tutti gli episodi sospetti, senza timore di essere ridondanti.


 Agli operatori delle centrali che raccolgono le segnalazioni, invece, viene chiesta la massima solerzia nel contattare a loro volta le forze dell’ordine per riferire della presenza di persone o mezzi sospetti in qualunque area della provincia. Si cerca di fare quadrato, insomma, in attesa dell’arrivo delle telecamere “intelligenti”. E mentre si attende anche che il protocollo proposto dal prefetto Claudio Palomba - che prevede sgravi fiscali a chi si doterà di impianto di sorveglianza collegato con le centrali operative - diventi efficace, si cerca di mettere a frutto la presenza ormai capillare dei vigilantes nelle aree strategiche, per porre un freno alla piccola e grande criminalità.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia