Documenti bancari contenenti dati sensibili fuori dalla filiale di Monte Paschi Siena di Racale invece che al macero. E' l’amara scoperta fatta da alcuni cittadini...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I tre sacchi pieni di immondizia erano poggiati all’esterno dell’istituto di credito ubicato in via Regina Margherita 25, a pochi passi dal Municipio. A segnalare per prima lo strano caso è stata Barbara, una giovane del posto che ha fotografato l’immagine davanti ai suoi occhi postandola alle 23.29 poi sul gruppo Facebook “Sei di Racale se”.
«Ero andata a prelevare allo sportello bancomat – racconta – e i sacchi erano lì. Pensavo fossero semplici carte, ma alcune erano documenti. Magari non erano importanti ma c’erano nomi, cognomi e firme. C’erano fogli che vengono usati per fare calcoli, fogli di accordi tra banca e cliente firmati, fogli informativi vari, di tutto insomma». Azzarda l’ipotesi, che poi tanto ipotesi non è, che «fosse tutta la spazzatura dei cestini. Sui documenti che ho preso in mano c’erano nomi e cognomi, ma non ho fatto caso alle date. So cosa significa privacy e in questi casi anche un solo e unico foglio andrebbe distrutto. Non dovrebbe essere tutto strappato e buttato al macero? E poi che ci facevano fuori quei sacchi se la carta viene ritirata solo tre venerdì al mese?».
Per verificare la segnalazione, si è recato sul posto anche Piero Meneghin, amministratore del gruppo social: «La foto non è mia, ma di una componente del gruppo. Comunque, ieri notte, finito di lavorare, sono passato a dare un’occhiata. Dentro i sacchi c’erano documenti, richieste di mutuo, rinegoziazioni di prestiti, saldi di conto corrente, codici fiscali e altro». Insomma, tutto l’occorrente, stando alle testimonianze, per architettare truffe rubando l’identità a qualcuno.
Dalla banca, il direttore della filiale, al telefono, apprende con sorpresa la notizia: «Non ne sappiamo nulla – spiega – e in ogni caso non ci occupiamo noi dello smaltimento dell’immondizia. Che io sappia, tutta quella carta deve essere destinata al macero, del perché si trovasse fuori dalla filiale dovremmo informarci con la ditta di pulizie. E’ chiaro che sono documenti che vanno distrutti, ma è una cosa che di norma facciamo. Nel caso specifico, dobbiamo verificare cosa sia accaduto». Al momento, non si sa se qualche cittadino abbia inteso denunciare quanto avvenuto ai carabinieri o qualche associazione dei consumatori. Di certo, il post è stato commentato con amarezza e rabbia da numerosi cittadini che chiedono di fare luce sulla vicenda.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia