Dopo l'escalation di rapine in banca e assalti ai bancomat registrata alcuni mesi fa, è arrivato alla firma il protocollo siglato tra prefettura, banche e Abi e...
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Un protocollo richiesto a gran voce dai bancari a partire dal febbraio scorso, quando una serie di sei rapine in un mese fece crescere l'allarme. In realtà il fenomeno delle rapine in banca e degli assalti ai bancomat, nel suo complesso, è in regressione. I numeri forniti dal comando provinciale dei carabinieri, ad esempio, dicono che da luglio del 2018 non si registrano quasi più furti agli sportelli Atm, mentre per tutto il 2018 - tra tentati e portati a segno - i furti sono stati 32. Eppure, le sei rapine in banca registrate in poche settimane nel febbraio del 2019 (fenomeno anch'esso in regressione nei mesi successivi) hanno fatto temere una recrudescenza contro la quale si deve correre ai ripari.
Gli impegni. Attraverso il protocollo, le 16 banche firmatarie si impegnano a segnalare alle forze dell'ordine con tempestività movimenti sospetti oppure carenze gravi e imprevedibili dei sistemi di sicurezza e a compilare, in caso di rapina, tutti i dettagli dell'evento inserendoli in un database comune. Entro tre mesi, gli istituti dovranno implementare le proprie misure di sicurezza dotandosi almeno di 5 misure di sicurezza: videoregistrazione e apertura temporizzata delle casse (obbligatoria) e di tre misure a scelta tra bussola, metal detector, rilevatore biometrico, videocamere, vigilanza, sistema anticamuffamento, allarme antirapina, sistema di protezione perimetrale, area blindata, dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata o di erogazione temporizzata del denaro, gestione centralizzata dei mezzi forti. E ancora: sistemi di macchiatura o tracciabilità delle banconote, formazione anticrimine. Analoghe misure di sicurezza andranno prese per evitare gli assalti ai bancomat.
Per parte sua la prefettura si impegna a promuovere periodiche riunioni del comitato per l'Ordine e la sicurezza sul tema specifico della sicurezza bancaria. Alle forze dell'ordine, invece, il compito di segnalare direttamente alle banche le situazioni di rischio anche attraverso incontri e workshop. Sarà infine l'Abi a fornire un database in cui i firmatari possano inserire le proprie informazioni e reperire dati utili per la valutazione dei rischi di settore.
Il protocollo è stato firmato dal prefetto Maria Teresa Cucinotta e dal delegato Abi Marco Iaconis. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia