LECCE - Tensioni nel pomeriggio a Lecce dove gli attivisti "No Tap" hanno raggiunto il rettorato dove era in corso un incontro, poi sospeso, incentrato sui problemi...
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Gli attivisti presenti in sala, che hanno esposto striscioni e cartelli contro il gasdotto e impedito ai relatori di proseguire. Il convegno, dopo una prima contestazione durante l'intervento di Salvatore Margiotta, componente della Commissione permanente ai Lavori pubblici del Senato, è stato interrotto, mentre si accingeva a prendere la parola il deputato Federico Massa (componente della Commissione Ambiente della Camera).
Nel mirino dei manifestanti, il country manager di Tap, Michele Elia, seduto in prima fila e che avrebbe dovuto prendere la parola nella seconda parte del seminario. Ragione della protesta, hanno affermato gli stessi No Tap, proprio la partecipazione al convegno del manager.
«Prendo atto con amarezza che non c'è possibilità di dialogo». Le parole del direttore del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia, Domenico Laforgia, mentre lasciava il Rettorato a margine delle proteste.
Negli stessi minuti, all'esterno del Rettorato, in piazzetta Tancredi, si sono verificati scontri tra agenti di polizia e un altro gruppo di attivisti: circa 100 manifestanti tra No Tap, anarchici e antagonisti hanno tentato di sfondare il dispositivo di polizia costringendo le forze dell'ordine ad una azione di contenimento.
Dopo i tafferugli il country manager di Tap (azienda che sta costruendo il gasdotto che approderà sulla costa di Melendugno, in provincia di Lecce), Michele Mario Elia, ha lasciato da poco la sala da una porta secondaria dell'edificio scortato da agenti della digos. I manifestanti hanno lasciato le strade adiacenti la piazzetta dove la polizia, nel corso di un'azione di contenimento, li aveva costretti ad indietreggiare, e si sono diretti verso viale Gallipoli dando vita ad una manifestazione non autorizzata e bloccando il traffico.
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Quotidiano Di Puglia