Processo Bcc Terra D'Otranto: chiesti 8 anni e 6 mesi per Mazzotta

Giancarlo Mazzotta
Arriva il conto dell'accusa, nelle fasi finali del processo che si occupa di presunte pressioni della criminalità organizzata nelle elezioni di maggio del 2014 per il...

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Arriva il conto dell'accusa, nelle fasi finali del processo che si occupa di presunte pressioni della criminalità organizzata nelle elezioni di maggio del 2014 per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della Banca di credito cooperativo Terra d’Otranto (Bcc). La pm della Dda di Lecce, Carmen Ruggiero ha invocato 8 anni e 6 mesi per l'ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta. Queste le altre richieste: Ennio Capozza, 3 anni; Luciano Gallo, 5 anni e 6 mesi; Giovanni Mazzotta, 6 anni e 6 mesi; Saulle Politi, 4 anni; Maria Grazia Taurino, 2 anni e 6 mesi.

Le difese nella prossima udienza


Il processo si sta svolgendo dinanzi al Tribunale in composizione collegiale (presidente Roberto Tanisi,relatore Elena Coppola, a latere Giovanna Piazzalunga). Nella prossima udienza toccherà alle difese: Andrea Sambati e Francesco Pino, Ladislao Massari, Antonio Savoia e Franco De Jaco, Pantaleo Cannoletta, Laura Minosi e Roberto Ruggero, Carlo Sariconi. Parte civile l'ex parlamentare Achille Villani, assistito da Carlo Gervasi e Giulio Ferreri Caputi, assistito da Gianluca D'Oria.

Sei i capi di imputazione

Sei i capi di imputazione. Tra le ipotesi contestate, l'estorsione aggravata da metodo mafioso per indirizzare il voto dei soci. Tentata estorsione con la gestione dei mutui bancari e prospettando il distacco in una sede lontana e anche il licenziamento di una dipendente della banca. Tentata concussione per aver prospettato ad un geometra socio della banca di tenere particolarmente d’occhio le sue pratiche in Comune.

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Quotidiano Di Puglia